Il filologo in cerca di Alessandro
Grecista, papirologo, esperto di metrica, studioso attento della figura di Alessandro Magno: Francesco Sisti, scomparso nella notte tra il 14 e il 15 luglio all’età di 89 anni, era uno dei massimi studiosi italiani della cultura classica, alla quale aveva dedicato il proprio impegno intellettuale, culminato nella creazione della Fondazione Lorenzo Valla (intitolata al famoso umanista vissuto nel XV secolo), di cui era stato condirettore dal 1974 al 2011 insieme a Piero Boitani. Da quell’iniziativa, condivisa da Sisti con Pietro Citati, Santo Mazzarino, Carlo Gallavotti, era scaturita la prestigiosa collana degli Scrittori Greci e Latini, pubblicata dalla Fondazione con Mondadori: volumi dotati di un imponente e prezioso apparato critico.
Per la Fondazione Valla, Sisti aveva curato assieme ad Andrea Zambrini i due volumi (usciti tra il 2004 e il 2011) dell’opera di Arriano di Nicomedia Anabasi di Alessandro, che narra le imprese e le conquiste del condottiero macedone. Ma si era occupato anche del commediografo Menandro, dei poeti lirici, del teatro tragico.
Nato a Roma il 24 febbraio 1932, Sisti aveva insegnato Letteratura greca alla Sapienza di Roma e nelle Università di Sassari, Genova e Viterbo. Tra i volumi da lui pubblicati: Amori e peripezie. La commedia nuova (Sansoni, 1973); La commedia politica (Sansoni, 1974); Alessandro Magno (Giunti, 1988). Con Pietro Citati aveva pubblicato da Rizzoli un altro saggio su Alessandro Magno (1985) e aveva curato per Garzanti nel 1989 un’antologia dei Lirici greci, con introduzione di Umberto Albini.