Da Dybala a Insigne fino a Kessie e Brozovic I contratti in scadenza agitano mezza serie A
In un contesto di crisi economica, dove l’imperativo è la sostenibilità dei costi, il rinnovo dei contratti in scadenza dei giocatori non è più considerato attività ordinaria. Anzi. I conti dei club in sofferenza per la pandemia non vengono ritenuti dai calciatori, unica categoria del settore a non aver pagato tributi all’emergenza virus, dei deterrenti a chiedere aumenti di stipendio.
Del resto, il Milan ne sa qualcosa con l’inflessibilità mostrata davanti alle pretese, ritenute esagerate, di Donnarumma e Calhanoglu. Ogni squadra ha il suo caso spinoso da risolvere, fra aspettative esorbitanti dei giocatori, commissioni monstre rivendicate dagli agenti, e giuramenti di amore eterno da cui non sempre deriva un comportamento conseguente. I rossoneri, dopo il colpo d’immagine subito per le recenti perdite, stavolta non hanno intenzione di perdere un’altra colonna della squadra. Il fondo Elliott ha dato l’ok all’area tecnica per discutere il prolungamento del contratto di Franck Kessie, in scadenza nel 2022, avvicinandosi il più possibile alla cifra attesa dall’ivoriano. Il centrocampista, che sarà impegnato alle Olimpiadi, esige 6 milioni annui: di poco inferiore, 5,5 milioni, è la proposta di Maldini e Massara che la prossima settimana incontreranno George Atangana, procuratore del giocatore, con l’obiettivo di chiudere. Sarà l’occasione per verificare se si arriverà alla sospirata firma o se, aspettando ricche offerte dalla Premier, l’agente del giocatore prenderà tempo.
L’arrivo di Max Allegri a Torino ha dissipato le nubi sopra il cielo di Paulo Dybala. Considerato prima sacrificabile, tanto da essere stato a un passo dalla cessione in Premier due estati fa e poi, una volta rimasto, difficilmente collocabile in campo, ora l’argentino è alla stagione della svolta. Allegri, che ha apprezzato la sua forma fisica esibita al ritorno delle vacanze, considera Dybala centrale nel progetto. Il suo procuratore, Jorge Antun, è atteso a Torino per fine mese: c’è fretta di trovare un accordo, ma non urgenza immediata. Il vero problema per i dirigenti bianconeri sarà definire innanzitutto la situazione riguardante Cristiano Ronaldo, figura «pesante» sul bilancio prima che in campo. Poi si entrerà nel vivo della questione concernente lo stipendio della Joya: per Dybala dovrà essere in doppia cifra.
L’esigenza di Lorenzo Insigne di ottenere un ingaggio da 6 milioni di euro non ha fatto battere ciglio al presidente De Laurentiis che attende che sia il giocatore, senza intermediazioni, a muovere il primo passo. Di certo, con la necessità di abbattere il monte ingaggi del Napoli attestatosi a 156 milioni di euro, il presidente dei partenopei appare poco sensibile davanti ai desiderata del capitano. Correrà piuttosto il rischio di tenere l’attaccante anche senza prolungamento.
L’Inter, prima ancora dei colloqui con Lautaro il cui accordo scadrà nel 2023, deve affrontare il nodo Brozovic. Il croato, prossimo ai 29 anni, aspira per l’ultimo contratto della carriera a un robusto aumento di stipendio rispetto ai 4 milioni attuali. Finora il discorso non è stato affrontato, ma non sarà una trattativa breve e nemmeno in discesa. Dzeko e Lorenzo Pellegrini i rebus per la Roma: per il bosniaco non si rifiutano eventuali offerte, per il capitano ci si deve ancora sedere attorno a un tavolo.