Vlahovic, asta in vista
Lo vuole l’Atletico e il Tottenham lo ha scelto come sostituto di Kane Locatelli, altro rinvio: Juventus e Sassuolo non trovano l’accordo
Sono giovani, forti e ambiti. Dusan Vlahovic ha molte pretendenti e uno strano rapporto con la Fiorentina: le è riconoscente, però per il momento non rinnova il contratto con i viola e la sua conferma adesso è davvero in bilico. Manuel Locatelli di pretendenti ne ha una sola, la Juve, perché le altre (soprattutto le inglesi) le ha allontanate lui stesso: vuole solo i bianconeri e alla fine li avrà, anche se nemmeno la giornata di ieri è stata decisiva per trovare l’accordo con il Sassuolo. Il mercato ruota (anche) attorno a loro, assieme potrebbero muovere un centinaio di milioni in pochi giorni.
Vlahovic è stato il primo pensiero dell’Inter una volta ceduto Lukaku: chi meglio del gigante serbo per sostituire Romelu? Solo che la valutazione del centravanti viola è elevatissima, troppo per i nerazzurri: «Un’operazione impossibile», la definiscono coloro i quali sono vicini ai due club. La società di Zhang non ha abbandonato l’idea, l’ha solo riposta in un angolo della memoria con l’intenzione di provarci quando le condizioni finanziarie dell’Inter saranno cambiate, magari tra un anno. Il guaio è che già il 31 agosto Vlahovic potrebbe non essere più a Firenze.
La Fiorentina ha offerto a Vlahovic di rinnovare il contratto, in scadenza nel 2023. Non ha ricevuto un secco rifiuto, anzi il serbo ha aperto all’accordo: prolungamento per 4 o 5 anni, ingaggio elevatissimo per il club viola, clausola rescissoria di 65-70 milioni. Gli agenti hanno preso tempo, diffondendo ottimismo; in realtà attorno al ragazzo si stanno muovendo club importanti e interessi multimilionari. L’Atletico Madrid, che ha già provato l’assalto a Lautaro Martinez (e avrà nuovi importanti introiti rispetto a Barcellona e Real avendo aderito al fondo Cvc), sta preparando un’offerta di 50 milioni più 10 di bonus. Non sufficiente per accontentare Commisso, che vorrebbe arrivare a 70, ma utile a farlo vacillare. E anche il Tottenham ha messo nel mirino Vlahovic, stimatissimo dal d.s. dei londinesi Paratici: se Kane lascerà gli Spurs per il City in cambio di 150 milioni, il club inglese entrerà in corsa per il centravanti viola.
Attorno a Vlahovic si sta dunque per scatenare un’asta. Sarà decisiva la volontà del giocatore: se vorrà misurarsi ancora per un anno con la serie A in un ambiente dov’è amato e coccolato, allora rinvierà l’addio alla Fiorentina; altrimenti potrà indirizzare il trasferimento verso il club preferito.
Juve e Sassuolo si sono in
Alla finestra
Anche l’Inter è interessata al centravanti viola, ma ora lavora su altri profili
Spiace vedere Messi a Parigi, ma il campionato ha retto all’addio di Ronaldo e Neymar perché è più forte dei singoli giocatori
Real, Barça, le grandi devono capire che non possono comandare da soli. E soprattutto che non possono giocare da soli
La strategia che sta alla base della Superlega è ancora viva e va combattuta, anche perché ha appoggi silenziosi come quello della Fifa
contrate ieri per la terza volta nel tentativo di definire il passaggio di Locatelli in bianconero. E nemmeno stavolta si è arrivati all’accordo, anche se le parti hanno compiuto significativi passi avanti: il calciatore viene valutato 35 milioni, 5 dei quali sarebbero pagati subito per il prestito, e sono previsti anche alcuni bonus in favore del club emiliano (compresa una percentuale sulla futura rivendita). Manca però l’intesa sulla formula, un ostacolo superabile ma non così irrilevante: la Juve
vuole un prestito biennale con riscatto obbligatorio solo in caso di qualificazione alla Champions al termine della stagione 2022-23; il Sassuolo chiede invece che il centrocampista diventi comunque bianconero tra un anno. Ci sarà un nuovo incontro la prossima settimana.
Oggi la Juve proverà a sbloccare un’altra soluzione intricata: il rinnovo del contratto di Dybala, in scadenza nel 2022. C’è ottimismo, tanto che potrebbe trattarsi del summit decisivo: ci sono da limare differenze non eccessive sull’ingaggio (con i bonus dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 milioni netti a stagione). C’è invece una frenata nell’operazione Pjanic, che sembrava destinato a tornare dal Barcellona alla Juve in prestito: chiudere l’affare non è semplice come sembrava.