Debito record, ma il Pil cresce come negli anni ‘70
Bankitalia: in un mese 9,2 miliardi in più. Balzo delle entrate tributarie a giugno: +11,9%
Il debito pubblico italiano, nel secondo anno della pandemia, tocca un nuovo record a giugno, arrivando a 2.696,2 miliardi. In un solo mese, il debito è cresciuto di 9,2 miliardi rispetto a maggio, registra la Banca d’Italia nel suo rapporto di Finanza pubblica: fabbisogno e debito. Significa 45.499 euro a testa, neonati inclusi, calcola il Codacons L’esplosione del debito non è una sorpresa: la Commissione Ue, nelle sue previsioni di primavera stima che a fine anno il rapporto debito-Pil italiano salirà intorno al 160% dal 134,6% di fine 2019. Sarà però cruciale che si tratti di «debito buono», cioè accumulato con investimenti che creano crescita virtuosa a vantaggio delle generazioni future, come ha ammonito il premier Mario Draghi.
L’obiettivo (almeno della crescita) pare centrato per quest’anno. Secondo l’ultimo sondaggio degli economisti sentiti da Bloomberg, il Pil è previsto in aumento del 5,6%, lo 0,6% in più rispetto a luglio. Ancora meglio farà la Spagna, dove il Pil è stimato in salita del 6,2% nel 2021 (+0.2% da luglio). L’ottimismo deriva dalla ripresa delle attività dopo lockdown e restrizioni e dalle previsioni di investimento dei fondi del Next Generation Eu. Dopo decenni di crescita anemica, l’economia correrà ai
Un sondaggio Bloomberg tra gli economisti prevede il Pil in salita del 5,6%
ritmi degli anni ‘70. Il balzo contribuirà a fare uscire il Paese e dalla profonda recessione del Covid (l’anno scorso il Pil è sceso dell’8,9%). Un altro segnale positivo arriva dalle entrate tributarie e contributive: nei primi 6 mesi sono salite del 10,2% (+ 30,8 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2020, segnala il Mef. In particolare, le entrate tributarie sono cresciute dell’11,9% (+ 23.6 miliardi) e i contributi del 6,8% (+7, 2 miliardi).