La Fed verso Jackson Hole E la riduzione degli aiuti
Quest’anno il simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole torna di persona, dal 26 al 28 agosto, sebbene con format modificato e partecipazione ridotta, a causa della pandemia. Non ci saranno Christine Lagarde, presidente della Bce, e Andrew Bailey, governatore della Bank of England, collegati virtualmente. Ma l’attesa per un annuncio importante è grande, come sempre. In Wyoming, nel 2014, Mario Draghi, allora presidente della Bce, anticipò il cambio di rotta della Banca centrale europea. Ora il presidente della Federal Reserve, Jay Powell, da Jackson Hole potrebbe segnalare che la banca centrale Usa si prepara a ridurre (taper) i 120 miliardi di acquisti mensili di asset, come vorrebbero sempre più membri del board dei governatori, grazie alla robusta occupazione (la disoccupazione Usa è scesa al 5,4%) e un’inflazione ben oltre il target (2% in media, ora è al 5,4%). La Fed potrebbe annunciare tempi e modi del tapering al prossimo incontro del 21-22 settembre; cominciare la riduzione di acquisti di asset a ottobre o novembre e, secondo il Wall Street Journal, concluderli già entro metà 2022, prima del previsto. I verbali dell’ultimo incontro del comitato di politica monetaria, che la Fed pubblicherà domani, probabilmente offriranno maggiori indicazioni sulle discussioni di fine luglio.