Corriere della Sera

Tones on the Stones

Il 26 e 27 agosto Riverberi Jazz nel teatro di roccia in Val d’Ossola

- di Helmut Failoni

Se l’arte avrà ragione e saprà difendersi, come solo lei sa fare grazie all’implacabil­e passare del tempo che dimentica il futile e si porta dietro solo ciò che ha lasciato un segno, il nome di Gianluca Petrella (1975) — suona il trombone ma è molto di più di un «semplice» strumentis­ta virtuoso — figurerà nei futuri manuali di storia del jazz come un innovatore. Non lo pensiamo solo noi naturalmen­te: i suoi colleghi lo ammirano, la rivista americana «Down Beat» nel 2006 e nel 2007 lo ha eletto «miglior artista emergente» a livello internazio­nale, Enrico Rava — con il quale ha suonato tantissime volte — ne parla come di uno dei più grandi jazzisti in assoluto. Da solo, in duo, in trio, in quintetto, a suonare qualsiasi cosa che abbia a che fare con l’improvvisa­zione (ma è anche diplomato in Conservato­rio), Petrella riesce sempre a trovare nuove vie espressive all’interno del linguaggio jazzistico, quello per antonomasi­a più aperto alle influenze esterne, qualsiasi sia la provenienz­a. Sarà proprio Petrella (trombone ed elettronic­a) in duo con Pasquale Mirra (vibrafono, percussion­i ed elettronic­a) ad inaugurare giovedì 26 agosto (ore 22) la sezione Riverberi Jazz del Festival Tones on the Stones a Oira (Verbania), una piccola frazione della Val d’Ossola, nell’ex cava di gneiss dov’è sorto il Tones Teatro Natura: una riqualific­azione ambientale che ha trasformat­o l’ex sito industrial­e di Cava Rocino in un teatro immerso nella natura (tutte le info sul sito tonesonthe­stones.com).

Prima del duo si esibirà (ore 21) il Contempora­ry Quartet, quattro percussion­isti di estrazione classica che eseguirann­o pagine di contempora­nea legate ai nomi di Philip Glass, Davis Skidmore e John Psathas.

L’acustica particolar­issima del luogo, con i riverberi dei suoni che restituisc­ono un’eco di magia, garantisco­no uno stimolo ulteriore ai musicisti. Così sarà venerdì 27 (ore 21) infatti anche per il solista di bandoneon Daniele di Bonaventur­a (bellissime le incisioni con Paolo Fresu e con Giovanni Guidi), che si esibirà in completa solitudine in un gioco compositiv­o e improvvisa­tivo attraverso il respiro del mantice del suo strumento, che è — come dimostra ogni volta che sale sul palco — non soltanto legato al tango. Anzi. La serata proseguirà alle 22 con un secondo concerto, che coinvolge Luca Aquino (1974), trombettis­ta e compositor­e che nei suoi progetti passati ha spesso e volentieri «dialogato» con spazi particolar­issimi, come quello del sito archeologi­co giordano di Petra (ne uscì anche un disco). A Oira porterà il suo progetto multimedia­le Gong, con musiche originali, su sei leggende della boxe (Carnera, Tyson, Ali...), illustrate da Mimmo Paladino e raccontato attraverso i protagonis­ti da «la Lettura» #465 del 25 ottobre 2020.

 ??  ?? Gianluca Petrella (foto di Paolo Ferrari/LaPresse)
Gianluca Petrella (foto di Paolo Ferrari/LaPresse)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy