Dagli autobus ai dipendenti pubblici: i fronti aperti
Ci sono ancora numerosi settori dove il green pass non è ancora obbligatorio. Proprio su questo va avanti la trattativa all’interno della maggioranza. Ma anche tra governo e parti sociali.
Dipendenti pubblici
Il ministro Renato Brunetta vuole estenderlo a tutti i dipendenti pubblici e lo ritiene «una patente di libertà». D’accordo il ministro della Salute Roberto Speranza. Matteo Salvini aveva lasciato aperta esclusivamente la possibilità di estenderlo «ai lavoratori che sono a contatto con il pubblico».
Aziende private
La trattativa è in corso. I sindacati chiedono che sia reso obbligatorio per legge. Confindustria si è espressa a favore. Il decreto del governo che il 6 agosto ha introdotto l’obbligo per bar e ristoranti al chiuso ha esteso la necessità di presentare il green pass a chi frequenta la mensa aziendale.
Locali al chiuso
Tutti i partiti ad eccezione della Lega sono d’accordo sull’estensione del green pass per gestori e lavoratori dei settori per i quali è stato già imposto ai clienti: bar e ristoranti al chiuso, piscine e palestre, treni, navi, aerei.
Trasporto pubblico
Si discute sull’introduzione del green pass per autobus, tram e metropolitane, un settore che presenta importanti difficoltà logistiche, per il numero dei passeggeri e la difficoltà di effettuare i controlli.
Studenti
Il ministro dem Dario Franceschini lo aveva proposto ma al momento sembra escluso che si obblighino i ragazzi a presentare il green pass per entrare a scuola.
Obbligo vaccinale
È l’ultima opzione e non è stata affatto scartata. Si analizzeranno i dati dopo la ripresa della scuola e dopo l’introduzione del green pass e poi si deciderà se sia necessario imporre a tutti i cittadini di sottoporsi a vaccino.