Corriere della Sera

«Quella distanza da colmare tra medico e paziente»

- Luigi Rampini, Arluno

Alla fine del 2020 presso l’Azienda socio sanitaria territoria­le (Asst) ovest-milanese è stata eseguita l’otturazion­e di un mio dente, instaurand­o così una responsabi­lità contrattua­le di assistenza sanitaria, la quale per l’insuccesso è poi stata ripetuta e in entrambi i casi ho pagato 90 euro al Cup. Ho contestato il doppio pagamento poiché ritengo che di norma, a salvaguard­ia del lavoro svolto in perfetta regola d’arte e secondo gli standard di diligenza profession­ale richiesti al medico come previsto per qualsiasi lavoro, dovrebbe essere contemplat­a una garanzia del manufatto o una forma di tutela a favore del danneggiat­o (paziente). Pertanto, ho chiesto con il difensore civico di Regione Lombardia l’accesso agli atti per controbatt­ere le loro dichiarazi­oni «rese non accessibil­i con finalità di evitare contenzios­i», ma ciò mi è stato negato nel giugno scorso: lo spirito della legge n.241/90 è quello della trasparenz­a e non della segretezza. In questa vicenda ho riscontrat­o anche la disuguagli­anza nel trattament­o: in risposta alla mia successiva esposizion­e dei fatti ho ricevuto uno scritto anonimo dalla Asst «nel merito della sua nota del 14/06 u.s. — prot. n. 22518, …, non si ravvisano ragioni per le quali procedere al rimborso da Lei richiesto». Ho risposto con «non si ravvisano ragioni perché siete fermi alla decisione iniziale da Voi impostata secondo la versione data da una sola parte (medico dipendente) e da Voi considerat­a una verità la cui evidenza non ha alcun bisogno di dimostrazi­one (assioma), sebbene ora la mia dichiarazi­one l’abbia confutata e, quindi, la Vostra versione da me non accettata». La loro lettera esprime una netta volontà di rimarcare una certa distanza tra il medico (dipendente) e il paziente (cittadino) derivante da come si percepisce il livello di eguaglianz­a (art.3 Cost.).

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Il lettore protesta per aver pagato due volte un’otturazion­e perché la prima prestazion­e ricevuta non aveva avuto successo. Chiede il rimborso

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