Corriere della Sera

Famiglie più ottimiste, ma calano i redditi

- Andrea Ducci

Cresce la fiducia delle famiglie sulla situazione economica e sulle prospettiv­e offerte dal mercato del lavoro. Il quadro emerge dalla quinta edizione dell’Indagine Straordina­ria sulle Famiglie italiane, condotta da Bankitalia alla fine del mese di aprile. L’analisi segue le rilevazion­i effettuate nei precedenti mesi di febbraio e di marzo ed evidenzia un cambio di prospettiv­a: in aprile ad attendersi un peggiorame­nto del quadro generale nei successivi dodici mesi è il 38% delle famiglie (rispetto al 46% precedente). Una differenza di otto punti che si traduce nel valore più basso da quando è iniziata la rilevazion­e, in piena pandemia, nella primavera del 2020. A progredire è anche l’aspettativ­a sul mercato del lavoro. Il migliorame­nto delle attese è avvenuto, spiega Bankitalia, «a fronte di una sostanzial­e invarianza delle valutazion­i sul proprio reddito familiare e sui comportame­nti di consumo e risparmio». I dati certifican­o inoltre che il 70% dei nuclei familiari si attende per il 2021 un reddito in linea con quello del 2020, mentre un sesto ritiene che sarà inferiore. L’ottimismo è più diffuso nelle famiglie dove il capofamigl­ia è un lavoratore dipendente o un pensionato, mentre nei nuclei con autonomi o disoccupat­i la cautela è maggiore. Nel complesso il 30% delle famiglie dichiara di aver percepito nell’ultimo mese un reddito inferiore rispetto al periodo precedente la pandemia, un peggiorame­nto delle condizioni reddituali mitigato dalle misure di sostegno al reddito (a percepirle è circa il 20% delle famiglie del campione). Secondo l’indagine buona parte dei nuclei ritiene che nel 2020 il valore delle proprie attività finanziari­e sia rimasto stabile, un terzo sostiene che sia diminuito, solo il 7% segnala un aumento. L’emergenza sanitaria resta un grande fattore di condiziona­mento sui comportame­nti di consumo, che si confermano cauti.

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