Famiglie più ottimiste, ma calano i redditi
Cresce la fiducia delle famiglie sulla situazione economica e sulle prospettive offerte dal mercato del lavoro. Il quadro emerge dalla quinta edizione dell’Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane, condotta da Bankitalia alla fine del mese di aprile. L’analisi segue le rilevazioni effettuate nei precedenti mesi di febbraio e di marzo ed evidenzia un cambio di prospettiva: in aprile ad attendersi un peggioramento del quadro generale nei successivi dodici mesi è il 38% delle famiglie (rispetto al 46% precedente). Una differenza di otto punti che si traduce nel valore più basso da quando è iniziata la rilevazione, in piena pandemia, nella primavera del 2020. A progredire è anche l’aspettativa sul mercato del lavoro. Il miglioramento delle attese è avvenuto, spiega Bankitalia, «a fronte di una sostanziale invarianza delle valutazioni sul proprio reddito familiare e sui comportamenti di consumo e risparmio». I dati certificano inoltre che il 70% dei nuclei familiari si attende per il 2021 un reddito in linea con quello del 2020, mentre un sesto ritiene che sarà inferiore. L’ottimismo è più diffuso nelle famiglie dove il capofamiglia è un lavoratore dipendente o un pensionato, mentre nei nuclei con autonomi o disoccupati la cautela è maggiore. Nel complesso il 30% delle famiglie dichiara di aver percepito nell’ultimo mese un reddito inferiore rispetto al periodo precedente la pandemia, un peggioramento delle condizioni reddituali mitigato dalle misure di sostegno al reddito (a percepirle è circa il 20% delle famiglie del campione). Secondo l’indagine buona parte dei nuclei ritiene che nel 2020 il valore delle proprie attività finanziarie sia rimasto stabile, un terzo sostiene che sia diminuito, solo il 7% segnala un aumento. L’emergenza sanitaria resta un grande fattore di condizionamento sui comportamenti di consumo, che si confermano cauti.