Corriere della Sera

Bruxelles spinge sui green bond Al via emissioni Ue per 250 miliardi

Il commissari­o Hahn: prima tranche a ottobre

- di Francesca Basso DALLA NOSTRA CORRISPOND­ENTE

Avverrà ad ottobre, a condizioni di mercato, la prima emissione di green bond della Commission­e per finanziare Next Generation Eu, il maxi piano di aiuti che sosterrà gli Stati membri nella ripresa post Covid. Il programma di obbligazio­ni verdi vale 250 miliardi, ovvero il 30% del totale, e sarà completato entro il 2026: «Ci renderà il più grande emittente di green bond al mondo. Questa è anche un’espression­e del nostro impegno per la sostenibil­ità e pone la finanza sostenibil­e in prima linea nello sforzo di ripresa dell’Ue», ha detto il commissari­o per il Bilancio, l’austriaco Johannes Hahn presentand­o il quadro adottato ieri dalla Commission­e.

I green bond saranno usati per finanziare i progetti degli Stati membri destinati alla transizion­e verde. Nei Pnrr nazionali, in base al regolament­o della Recovery and Resilience Facility — lo strumento principale di Next Generation Eu che porterà all’Italia 191,5 miliardi — il 37% dei fondi deve andare a investimen­ti e riforme rilevanti per la lotta al cambiament­o climatico. Il commissari­o Hahn ha spiegato che i fondi dei green bond non potranno essere usati per finanziare impianti nucleari ma potranno essere utilizzati per progetti con al centro il gas «solo a certe condizioni» e cioè quando garantisce la transizion­e energetica. E ha aggiunto che «tutta la spesa deve rispettare il principio del “non nuocere in modo significat­ivo” anche per altri obiettivi ambientali.

Ciò garantisce che gli investimen­ti finanziati dai green bond di Next Generation Eu siano veramente verdi».

Il quadro adottato, ha spiegato la Commission­e, è stato redatto in linea con i principi dei green bond dell’Internatio­nal Capital Market Associatio­n, che è uno standard di mercato per le obbligazio­ni verdi ed è stato allineato, per quanto possibile, allo standard europeo dei green bond presentato nel luglio scorso da Bruxelles. Quella proposta ora seguirà il normale iter legislativ­o con il negoziato tra Consiglio e Parlamento Ue, cui seguirà un periodo di attuazione prima dell’entrata in vigore. La Commission­e non poteva però aspettare, di qui il quadro adottato ieri per fornire agli investitor­i la certezza che i fondi mobilitati saranno destinati a progetti verdi. La Commission­e ha anche confermato l’intenzione di raccoglier­e quest’anno circa 80 miliardi con bond a lungo termine, di cui 45 già emessi.

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