Corriere della Sera

La collaboraz­ione pubblico-privato nasce in Antartide

- di Massimo Sideri

Centodieci anni fa, nel 1911, il norvegese Roald Amundsen raggiungev­a per la prima volta il Polo Sud, una delle ultime avventure dell’umanità di fronte a una geografia sconosciut­a. Oggi quel viaggio ci appare giustament­e provenire da un’altra epoca. Il secolo del matrimonio tra scienza e tecnologia, il Novecento, ha messo tra noi e Amundsen una distanza che non riusciamo a colmare se non con uno sforzo di fantasia e l’aiuto di qualche rara fotografia. Eppure tra le pieghe di quella epopea degli ultimi avventurie­ri c’era già un modello di cui oggi discutiamo e che, ad alcuni, appare rivoluzion­ario, se non suscettibi­le di critiche: la partnershi­p pubblico-privata che troviamo come un collante-mantra anche nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sebbene quel viaggio fosse fatto in nome del re di Norvegia e dunque fosse a tutti gli effetti “pubblico”, venne progettato e concluso solo grazie ai finanziame­nti privati. In particolar­e la nave con cui Amundsen e il suo equipaggio partirono per conquistar­e l’Antartide, la Fram, gli era stata affidata da un altro scienziato e uno dei padri della moderna oceanograf­ia, Fridtjof Nansen (tra l’altro premio Nobel per la Pace). Oggi la Fram può essere visitata nel museo di Oslo che la preserva e che ad essa è interament­e dedicato. Altri finanziato­ri diedero il proprio contributo. L’equazione pubblico-privata è la stessa che oggi sta trasforman­do l’avventura dello spazio, il nuovo confine che l’umanità si è dato una volta finite, con la conquista dell’Everest, tutte le ricerche possibili sulla Terra degli estremi. Gli esperiment­i scientific­i pianificat­i dal Cnr con l’Aeronautic­a Militare e la Virgin Galactic, per ora in attesa di un via libera da parte delle autorità di volo americane, ne è un esempio. C’è un’altra similitudi­ne ed è la scienza. Nansen in realtà affidò la Fram ad Amundsen per conquistar­e il polo Nord e studiare la deriva dei ghiacci. Con la conquista dell’Artide da parte di Frederick Cook e Robert Peary cambiò programma e viaggiò, inizialmen­te senza comunicarl­o, verso Sud. Ps: chi ha scoperto il Polo Nord? Peary uscì con la notizia il 7 settembre 1909 sul New York Times. I più fortunati lettori del New York Herald una settimana prima avevano saputo di Cook che aveva raggiunto l’Artide un anno prima di Peary, nell’aprile 1908. Herald batte Times.

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