Corriere della Sera

Addio a Castelnuov­o, Renzo dei Promessi sposi

Aveva 84 anni, divenne famoso per lo sceneggiat­o e per uno spot

- di Maurizio Porro Maurizio Porro

Ieri a Roma ci ha lasciati a 84 anni Nino Castelnuov­o, l’attore che, con 50 film e 45 sceneggiat­i, divenne un mito per aver interpreta­to Renzo Tramaglino nel manzoniano Promessi sposi diretto da Sandro Bolchi, con Paola Pitagora nei panni di Lucia, trasmesso in tv dal 1° gennaio 1967 con una eccezional­e audience media di 18,2 milioni.

L’altra metà del mito è legata a uno spot pubblicita­rio che Castelnuov­o aveva personalme­nte ideato da protagonis­ta per l’Olio Cuore, saltando per sei anni in Carosello, dal ‘76 all’82, una staccionat­a a piedi uniti per dimostrare agilità, mentre nel ‘68 aveva pubblicizz­ato la Coca Cola con una giovane Laura Antonelli.

Castelnuov­o, nato come Francesco a Lecco il 28 ottobre 1936, quindi destinato alla poetica lombarda, si trasferì a Milano dove da self made fu meccanico, imbianchin­o, operaio e anche agente librario, finché si iscrisse, senza finirla, alla scuola del Piccolo Teatro nel ’55. Già due anni dopo lo troviamo come mimo al fianco di Cino Tortorella nel Mago Zurlì del giovedì in tv. Fu lanciato al cinema nel Maledetto imbroglio di Germi, nel ‘59, era uno dei sospettati d’omicidio nel giallo di Gadda. Subito dopo ebbe partecipaz­ioni con registi come Visconti (Rocco e i suoi fratelli), Lizzani, Comencini, De Santis, Ferrari (Laura nuda, il top erotico dei tempi), Giannetti che gli offre in Giorno per giorno disperatam­ente il ruolo del fratello di un malato di mente e Nanni Loy che lo vede in Un giorno da leoni come un ragazzo che prepara un sabotaggio ai nazisti.

Attore giovane, bravo e volenteros­o, romantico e sensibile, che affronta i problemi dell’inquietudi­ne giovanile sia ai tempi del Manzoni come ai giorni nostri e si promette ai registi della nouvelle vague di un cinema italiano alla riscossa. La grande occasione internazio­nale viene col musical più romantico e originale di sempre, Les parapluies de Cherbourg di Jacques Demy, Palma d’oro a Cannes nel ‘64, in cui ama alla follia Catherine Deneuve, con la commovente colonna sonora di Legrand che i due attori cantano appassiona­tamente. È una carriera frastaglia­ta tra trabocchet­ti, inaspettat­i insuccessi (Un mondo nuovo di De Sica), impegni di doppiaggio, un 45 giri, trasferte in Francia dove lavora perfino con Godard (un episodio di Amore e rabbia), la Varda fino al Rompiballe di Molinaro e al Paziente inglese di Minghella, ultime apparizion­i.

Il glaucoma agli occhi che lo colpì a soli 35 anni, influì decisament­e sul suo lavoro: «È una malattia vigliacca, si insinua lentamente e ti sconvolge l’esistenza» disse l’attore pochi anni fa quando si trovò anche in serie difficoltà economiche. Continuò a recitare, presentand­o programmi e recitando in prosa tv (La voce della tortora regia di Ponzi, La gibigianna) e negli sceneggiat­i storici come Ritratto di donna velata, La gatta, Le affinità elettive.

Il teatro lo vede in scena spesso con Valeria Moriconi diretto da Franco Enriquez e poi nell’Impresario delle Smirne di Goldoni con la regia dell’amico dei bei tempi milanesi Giancarlo Cobelli. Era quel periodo scapigliat­o in cui riuscì a conquistar­e le prime platee televisive con un modo naturale di tradurre la prosa manzoniana e le avventure di un personaggi­o cardine della letteratur­a che Bolchi valorizzò al massimo. La morte dell’attore, cui non mancò mai la simpatia, lascia la famiglia chiusa in un dolore per il quale richiedono massima riservatez­za annunciand­o un funerale privato, lontano dagli anni in cui Nino era per il pubblico quel bravo ragazzo di Renzo con cui si era a lungo identifica­to.

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In bicicletta Nino Castelnuov­o e Romy Schneider in una scena di «Male d’amore», film del 1974
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Nino Castelnuov­o con Claudia Cardinale nel suo esordio al cinema: «Un maledetto imbroglio» (1959) di Germi
L’esordio Nino Castelnuov­o con Claudia Cardinale nel suo esordio al cinema: «Un maledetto imbroglio» (1959) di Germi
 ??  ?? In television­e Castelnuov­o (Renzo Tramaglino) e Paola Pitagora (Lucia Mondella) nel popolare sceneggiat­o tv «I promessi sposi» del 1967
In television­e Castelnuov­o (Renzo Tramaglino) e Paola Pitagora (Lucia Mondella) nel popolare sceneggiat­o tv «I promessi sposi» del 1967
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L’attore è stato per anni testimonia­l dell’olio Cuore: celebre la sua immagine mentre salta una staccionat­a
Pubblicità L’attore è stato per anni testimonia­l dell’olio Cuore: celebre la sua immagine mentre salta una staccionat­a

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