Caso tamponi-Lotito Il collegio di garanzia rimanda la palla alla Figc
Il caso tamponi-Lotito torna in Corte d’Appello. Il Collegio di Garanzia del Coni, a Sezioni Unite, dopo l’esame dei ricorsi presentati dalla Lazio, dai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia contro le sanzioni inflitte a proposito del presunto mancato rispetto dei protocolli Covid nella passata stagione, ne ha respinto una parte dei motivi, accogliendone però altri. Una tappa interlocutoria per Lotito che, in caso di respingimento totale dei ricorsi e di conseguente conferma dell’inibizione di un anno, avrebbe visto decadere la carica di consigliere federale. Il Collegio ha confermato la colpevolezza riscontrata sia in primo grado che dalla stessa Corte, rigettando i primi motivi di ricorso, tra cui quello che chiedeva fosse dichiarata illegittima la sanzione per il fatto che il comunicato in cui si prevedeva la sanzione per violazione del protocollo non era stato validato dal Coni e, per il solo Lotito, che fosse disposto l’annullamento della sanzione; su altri motivi di ricorso, invece, la decisione è stata nuovamente messa nelle mani della Corte d’Appello che dovrà riformulare la sanzione (che era stata di 12 mesi di inibizione per Lotito, Rodia e Pulcini e di 200mila euro di ammenda per la Lazio) con una nuova valutazione della misura. La partita resta aperta.