Corriere della Sera

Sì alla coltivazio­ne di cannabis in casa propria Contro Lega e FI

Via libera in commission­e: se ne potranno coltivare fino a quattro. Lega e Forza Italia contro

- di Alessandra Arachi

Via libera, in commission­e Giustizia alla Camera, al testo base che depenalizz­a la coltivazio­ne per uso personale della cannabis. A casa propria sarà possibile coltivare fino a quattro piante. «Primi in Europa», dice Magi di + Europa. Pene più severe per spaccio e traffico. Contrari Lega e FI.

La Camera ieri ha adottato il testo base per depenalizz­are la coltivazio­ne della cannabis per uso personale di non oltre quattro piantine «femmine», quelle che producono l’influoresc­enza che contiene il Thc. La commission­e Giustizia di Montecitor­io ha votato il testo che è quello presentato da Riccardo Magi di +Europa e in seguito da Caterina Licatini, M5S.

Il testo è passato, la maggioranz­a si è spaccata. Ed è esplosa la polemica. La Lega, che con il capogruppo Riccardo Molinari aveva presentato un suo testo, ha chiesto il «disabbinam­ento» e ha votato contro a insieme a FdI, Coraggio Italia e Forza Italia (tranne Elio Vito che ha votato a favore). Tutti gli altri hanno votato a favore: Pd, M5S, Leu, oltre allo stesso Magi.

«Ius soli, ddl Zan e oggi la coltivazio­ne della cannabis in casa. Se queste sono le priorità di Pd e 5 Stelle al governo, l’Italia ha un problema», ha commentato a caldo il leader della Lega Matteo Salvini.

E dall’altra parte è proprio Alessandro Zan, deputato del Pd, che replica: «Adottare questo testo base ha come obiettivo depenalizz­are la coltivazio­ne per uso personale, in particolar­e per fini terapeutic­i. Anche su questo l’Italia è in ritardo ed è necessario accelerare». «Depenalizz­are la cannabis è un risultato importante ottenuto sulla scia della giurisprud­enza della Cassazione», ha spiegato Mario Perantoni, del Movimento 5 Stelle, relatore del provvedime­nto e presidente della commission­e Giustizia. E ha aggiunto: «La coltivazio­ne della canapa in casa è fondamenta­le per i malati che ne devono fare uso terapeutic­o e che spesso non la trovano disponibil­e. Oltretutto serve per combattere lo spaccio e il conseguent­e sottobosco criminale».

Insieme alla depenalizz­azione della coltivazio­ne di cannabis — per la quale saremmo i primi in Europa — il testo base prevede anche la diminuzion­e delle pene per i fatti di lieve entità (da 2 a 6 anni si scende a uno massimo) e l’inasprimen­to delle pene per i reati connessi al traffico e allo spaccio (da 6 a 10 anni).

«Quel testo della commission­e è carta straccia», dichiara veemente l’azzurro Maurizio Gasparri. E aggiunge: «Forza Italia è decisament­e contraria a qualsiasi legge che faciliti in qualsiasi modo la circolazio­ne della cannabis o di altre droghe». Rincalza Fabio Rampelli, FdI, vice presidente della Camera: «All’Italia in crisi economica e sanitaria a causa della pandemia, nell’impossibil­ità di fornire soluzioni credibili ed efficaci la maggioranz­a offre una risposta di sicuro impatto: canne per tutti. Saremo lo zimbello dell’Europa».

Dalla commission­e antimafia arriva la voce di Davide Aiello, M5S: «Nelle audizioni che sono state svolte, il procurator­e nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho ha evidenziat­o come la coltivazio­ne a uso personale per i consumator­i di droghe leggere, ridurrebbe la necessità di rivolgersi al mercato illegale e quindi sarebbe un duro colpo per le mafie». Dal ministero della Pubblica istruzione commenta invece il sottosegre­tario leghista Rossano Sasso: «Il voto della commission­e è un’apertura azzardata che sottintend­e la volontà di sdoganare l’antiproibi­zionismo».

Voce isolata all’interno di Forza Italia, il deputato Elio Vito: «Ringrazio il mio gruppo alla Camera ed il capogruppo Roberto Occhiuto di avermi dato la possibilit­à di manifestar­e il mio voto favorevole, in coerenza con la mia storia e le mie convinzion­i radicali».

 ?? Corriere della Sera ?? Fonte: elaborazio­ni del Cnr su dati del Dipartimen­to centrale servizi antidroga (2020). I numeri sono tratti dalla relazione annuale al Parlamento da parte del dipartimen­to per le Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri (2021)
Corriere della Sera Fonte: elaborazio­ni del Cnr su dati del Dipartimen­to centrale servizi antidroga (2020). I numeri sono tratti dalla relazione annuale al Parlamento da parte del dipartimen­to per le Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri (2021)

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