Corriere della Sera

«Sconvolta dalla truffa Non credevo a Valeria»

Orrù, la mamma della showgirl Marini: ero come imbambolat­a, irriconosc­ibile

- Di Elvira Serra a pagina

Valeria Marini si è accorta che qualcosa non andava dai silenzi della madre, dal fatto che si isolasse sempre di più, dalla tensione con cui aspettava le email: quelle che puntualmen­te rimandavan­o la restituzio­ne del suo investimen­to. Era partita con cinquemila euro, aveva finito per affidarne 335 mila a Giuseppe Milazzo, produttore cinematogr­afico, con il miraggio che sarebbero triplicati in pochi mesi grazie ai Bitcoin. Ora il sostituto procurator­e di Roma Pietro Pollidori ha chiesto il rinvio a giudizio di Milazzo, con l’accusa di truffa aggravata ai danni della signora Gianna Orrù, 83 anni, la mamma di Valeria. La prima udienza è fissata per il 30 novembre. Ne parlano insieme, per telefono, fiduciose nella giustizia e nel lavoro che sta facendo l’avvocato Laura Sgrò, la stessa legale della famiglia di Emanuela Orlandi.

Come è stato possibile farsi raggirare fino a una cifra così importante?

Gianna Orrù: «È cominciato con cinquemila euro, ai quali ne avevo aggiunti altri 5 mila. Milazzo, che avevo conosciuto nel 2017 per un corto girato da Valeria che non mi era piaciuto, mi aveva proposto questo investimen­to in Bitcoin che poteva essere a un mese, a tre mesi o a sei mesi. Alla scadenza potevi decidere se reinvestir­e o ritirare i soldi. Poiché era una cosa veloce, e gli stessi soldi ce li metteva lui, ero tranquilla. I bonifici li facevo sul suo conto, peraltro: era tutto tracciabil­e».

Valeria Marini: «L’aveva proposto anche a me, ma io sono sempre di corsa, ne avevo parlato con il mio direttore di banca che mi aveva dissuasa. Però poi con mia madre non ne avevo più parlato».

Da cinquemila a 335 mila, com’è stato il passo?

G. O.: «Intanto, ma questo l’ho scoperto dopo, i soldi li mettevo solo io, Milazzo faceva finta. Mi mandava falsi rendiconti, aggiorname­nti settimanal­i. Io sono stata una polla perché quando i presunti soldi sono diventati 96 mila euro, anziché chiedergli di ritirarli gli ho detto di reinvestir­li. Ci sono cascata come una cretina: così gli ho dato prima centomila euro, poi altri duecentomi­la e ad agosto del 2018 gli ultimi 25 mila. A settembre sarebbe scaduto l’investimen­to ed ero determinat­a a ritirare tutto».

V. M.: «Avevo capito che qualcosa non quadrava e ingaggiato un investigat­ore privato. Ho cercato di mettere in guardia mia madre, ma non mi ha ascoltato».

In quel momento sono cambiati i vostri rapporti?

G. O.: «Non potevo credere a Valeria. Milazzo mi diceva che litigava ogni giorno con il trader, tale Andrea Inturri, suo amico. C’erano in ballo anche i suoi soldi, mi rassicudre. rava. Mi aveva messo in contatto via email con questo finto Inturri, che non esiste. Dalla piattaform­a dell’investimen­to a Cipro, eToro, mi arrivavano le email di aggiorname­nto. Mi dispiace moltissimo di non aver creduto a Valeria, dopo le ho chiesto scusa. Non mi riconoscev­o più, ero come imbambolat­a».

V. M.: «Io invece capisco che si possa essere truffati, è successo anche a me. Ho molta comprensio­ne per mia maNon l’ho mai lasciata sola, dopo, perché lei per me c’è sempre stata, ogni minuto, e io ci sarò sempre per lei».

Qualche mese fa Milazzo, a Filippo Roma delle Iene che lo incalzava, ha detto che la signora Orrù aveva una storia di sesso con lui e che si era inventata tutto per dispetto. Per provarlo, millantava di avere foto di lei nuda. Salvo ritrattare settimane dopo. Come si è sentita?

G. O.: «Sul momento l’ho

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 ??  ?? Insieme Valeria Marini con la madre, Gianna Orrù, 83 anni, che accusa Giuseppe Milazzo di averle sottratto 335 mila euro
Insieme Valeria Marini con la madre, Gianna Orrù, 83 anni, che accusa Giuseppe Milazzo di averle sottratto 335 mila euro

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