Corriere della Sera

Il lungo volo delle Frecce Tricolori

Oggi a Rivolto la festa per l’anniversar­io con il presidente Mattarella e il pubblico Il comandante: «Un vortice di emozioni»

- di Alessandro Fulloni

«È il nostro compleanno, un pezzo di storia italiana che dura da sessant’anni. Sarà un vortice di emozioni: soprattutt­o perché si torna a volare davanti a un pubblico che viene apposta per noi». «Pony 0» — ovvero Gaetano Farina, comandante delle Frecce Tricolori, 42 anni — descrive così la giornata che oggi lo vedrà protagonis­ta, qui all’aeroporto militare di Rivolto, in provincia di Udine, assieme agli altri dieci piloti della formazione, fra leader, gregari e solista. L’ultima volta che gli appassiona­ti del volo si ritrovaron­o con il naso all’insù per vedere le Frecce fu a Milano, all’aeroporto di Linate, il 13 ottobre 2019. Una data pre-Covid, prima del distanziam­ento, prima delle mascherine, prima dei lutti infiniti.

Dopo, tutti gli air show che prevedevan­o la presenza del pubblico sono stati cancellati. Ma adesso — finalmente — si ricomincia con quello che il capo di Stato maggiore dell’Aeronautic­a Alberto Rosso chiama «un grande, simbolico abbraccio tricolore a tutto il Paese». L’occasione di assistere alla manifestaz­ione coincide con il sessantesi­mo

Il manifesto del «compleanno» delle Frecce, che si tiene oggi e domani all’aeroporto militare di Rivolto, in provincia di Udine. Si esibiranno anche gli spagnoli della Patrulla Aguila, gli svizzeri della Patrouille Suisse, i polacchi dell’Orlik Team e i Midnight Hawks finlandesi anniversar­io della nascita della Pattuglia, proprio qui a Rivolto dove la formazione si addestra dal 1960, l’anno in cui cominciò la sua avventura. Oggi sarà una celebrazio­ne inevitabil­mente «blindata» per le norme antivirus: 5.000 gli spettatori ammessi al campo d’aviazione. Tra loro ci saranno anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Senato Elisabetta Casellati e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Il programma — replicato anche domani — è fittissimo: prima delle Frecce volteggera­nno altre pattuglie, gli spagnoli della Patrulla Aguila, gli svizzeri della Patrouille Suisse, i polacchi dell’Orlik Team e i Midnight Hawks finlandesi. Poi sarà la volta degli italiani: alle 18 i motori romberanno per il decollo, poi via a una mezzora di esibizione tra virate Schneider, looping e cuori biancoross­overdi.

«Pony 0» da terra, come un direttore d’orchestra, guiderà le evoluzioni dei piloti in cielo a 700 chilometri orari. Un po’ si commuove nel raccontare di quel volo sul Lodigiano — era la primavera 2020 — per «portare conforto a chi soffriva». Poi riprende orgoglioso raccontand­o che le Frecce si ripresente­ranno al pubblico «con una manovra che non si vede da un pezzo, il triplo tonneau, una serie di avvitament­i elicoidali per cui serve un lunghissim­o addestrame­nto».

Farina vola con la Pattuglia dal 2009. Pugliese di Francavill­a Fontana, racconta di essere diventato «pilota per caso. Avrei voluto fare l’ingegnere civile ma poi, sollecitat­o da uno dei miei più cari amici, partecipai al concorso per l’Accademia». Entrare nelle Frecce non è semplice, ogni anno «uno o due piloti lasciano e altrettant­i entrano». Le domande «sono vagliate dagli stessi aviatori del gruppo» spiega «Pony 0» per il quale «in 12 anni di lavoro in questo gruppo, dopo ciascuno dei voli compiuti, non mi sono mai sentito completame­nte soddisfatt­o: c’è sempre da migliorare».

Ma poi c’è soprattutt­o la storia dei sessant’anni della Pattuglia. Dopo la fine della guerra diversi stormi avevano

squadrigli­e acrobatich­e dai nomi evocativi: «Cavallino Rampante», «Getti Tonanti», «Diavoli Rossi». Si volava con caccia a elica, gli Spitfire e i Mustang, poi con i jet della Guerra Fredda, i Thunderjet e i Sabre. Infine si decise di accorpare i gruppi selezionan­do i piloti migliori che entrarono nelle Frecce Tricolori. Quelli, magari, come Mario Naldini e Ivo Nutarelli, morti nell’incidente a Ramstein il 28 agosto 1988. O come Gianluigi Zanovello, 65 anni, ex leader della Pattuglia lasciata per diventare comandante nell’aviazione civile. Il mese scorso lo hanno invitato per un altro volo sull’Aermacchi MB-339, «sia pure come passeggero pensionato. E ammetto: non ricordavo quella velocità nei ricongiung­imenti. Gli aerei arrivavano come schegge. E sono rimasto sorpreso da quanto volassero vicini..».

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La storia
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Le nuove livree Gli stemmi, dipinti da qualche mese sui timoni degli Aermacchi MB-339, delle formazioni acrobatich­e che precedette­ro le Frecce Tricolori
«Storia delle Frecce Tricolori» Le nuove livree Gli stemmi, dipinti da qualche mese sui timoni degli Aermacchi MB-339, delle formazioni acrobatich­e che precedette­ro le Frecce Tricolori
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Gaetano Farina, comandante delle Frecce Tricolori, 42 anni
«Pony 0» Gaetano Farina, comandante delle Frecce Tricolori, 42 anni
 ??  ?? Il primo volo Aeroporto militare di Rivolto, in provincia di Udine, anno 1961. Ecco l’esordio ufficiale, con quattro F-86 Sabre, della neonata Pattuglia Acrobatica Nazionale
Il primo volo Aeroporto militare di Rivolto, in provincia di Udine, anno 1961. Ecco l’esordio ufficiale, con quattro F-86 Sabre, della neonata Pattuglia Acrobatica Nazionale
 ??  ?? A terra Briefing con il generale Massimo Montanari, pilota delle Frecce dal 1966 al 1982 e per anni addestrato­re, dalla pagina Instagram
A terra Briefing con il generale Massimo Montanari, pilota delle Frecce dal 1966 al 1982 e per anni addestrato­re, dalla pagina Instagram

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