Corriere della Sera

«Grazie agli avatar la mia Alta moda non si è mai fermata»

Il libanese Saiid Kobeisy: li uso per le prove

- Enrica Roddolo

«Per la regina Rania di Giordania? Sto preparando un abito su misura, color perla, forse avrà anche una lunga cappa: una donna bellissima, lei: la vesto per un’occasione speciale». Saiid Kobeisy è partito dal Libano, dall’atelier del padre nel cuore della Beirut al tempo Svizzera del Medio Oriente, «dove da bambino sono cresciuto fra modelli per abiti pret à porter e abiti da sera, da subito i miei preferiti», per diventare un couturier amato da principess­e e celebrity. «Jennifer Lopez ha scelto uno dei miei abiti in tulle: le avevo mandato a Los Angeles due capi della Couture collection e dopo due giorni J.Lo mi ha mandato la sua foto con il preferito — continua lo stilista —; un’altra affezionat­a testimonia­l dei miei abiti è l’attrice cinese Guan Xia Tong. Avevo 15-16 anni quando iniziai ad andare a bottega da mio padre, poi mi sono diplomato all’Esmod, la scuola di design e moda di Beirut e ... ricordo ancora quel primo completo color verde smeraldo, un top e dei pantaloni, dal quale sono partito nel 2002. Adesso di verde smeraldo come i suoi occhi spero di vestire la principess­a Stéphanie di Monaco e la figlia Pauline quando verranno a Dubai per l’Expo».

I suoi abiti sono un trionfo di volumi, tessuti nobili e lavorazion­i artigianal­i. E sembrano trarre molta ispirazion­e dalla moda italiana. «Sì confesso che la lezione di Valentino, per la femminilit­à, la classe e lo stile senza tempo è qualcosa che ho sempre in mente quando creo, poi mi piace anche l’idea del corsetto e l’uso delle stampe di Dolce & Gabbana, l’altro riferiment­o è il francese Dior, abiti strutturat­i. A Parigi presento le

Il designer

«Per Rania di Giordania sto creando un abito color perla. Royal e dive globali: le mie clienti»

mie creazioni da tempo». Ma in Italia viene spesso per cercare le sete e i broccati ma anche i pizzi più raffinati: ha una rete di 30-40 fornitori. E la nuova collezione couture 2022 è dedicata proprio all’Italia e ha un sapore italiano anche la nuova collezione Vision of love, gli abiti da sposa lanciati nel 2015 da Kobeisy che hanno fatto breccia in una ricca clientela americana ed europea, da Londra a Mosca, dall’Olanda al Canada: in 35 Paesi. «Sono in trattativa con Luisa Via Roma per l’Italia», dice il designer dal 2019 già su Farfetch e in 130 negozi nel mondo.

«Con la pandemia muoversi per il mondo era diventato impossibil­e, così ho sviluppato un’idea che per la verità coltivavo già da un paio d’anni: un avatar per le prove». E come si costruisce un abito su misura con l’avatar? «Iniziamo da una serie di fotografie della cliente, poi creiamo l’avatar identico non solo nelle misure ma nei colori, fino allo sguardo. E la cliente a distanza vedrà l’evoluzione del capo e lo vedrà indossato, mentre il suo avatar cammina, si muove come farebbe lei. In tempo di Covid era una necessità, adesso piace molto alla clientela più giovane. La pandemia ci ha lasciato riconoscen­za verso le infermiere al lavoro senza sosta: per ringraziar­le ho disegnato l’abito da sposa di 7 di queste eroine del nostro tempo».

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Sopra, la celebrity Jennifer Lopez indossa una creazione in tulle di Saiid Kobeisy: in alto l’avatar sviluppato dalla maison libanese per la collezione sposa: la cliente vede così a distanza l’evoluzione dell’abito e quale sarà l’effetto indossato
Realtà virtuale e tulle Sopra, la celebrity Jennifer Lopez indossa una creazione in tulle di Saiid Kobeisy: in alto l’avatar sviluppato dalla maison libanese per la collezione sposa: la cliente vede così a distanza l’evoluzione dell’abito e quale sarà l’effetto indossato
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