Generali, via libera dell’Ivass all’acquisto di Cattolica Assicurazioni
Generali ottiene il via libera dell’Ivass all’acquisto di Cattolica Assicurazioni, che la compagnia triestina ha deciso di rilevare lo scorso maggio con un’opa a 6,75 euro per azione, per un esborso complessivo di 1,17 miliardi.
Ora manca l’ok di Consob del prospetto in vista della partenza dell’offerta pubblica, attesa per ottobre. L’opa lanciata dal gruppo guidato da Philippe Donnet è la conclusione del salvataggio della cooperativa veronese, cui l’Ivass aveva imposto un aumento di capitale da mezzo miliardo contestandone anche la vecchia governance imperniata sull’ex presidente Paolo Bedoni.
Nel contesto dell’aumento, Generali è entrata con il 24% circa in Cattolica. È una delle operazioni su cui Francesco Gaetano Caltagirone, vicepresidente e secondo socio con il 6%, ha fatto filtrare perplessità, culminate nel mancato deposito delle azioni all’assemblea di maggio.
È una perplessità che pesa nelle discussioni sulla candidatura di Donnet per un terzo mandato alla guida del colosso assicurativo. Caltagirone ha stretto un’alleanza con il terzo socio di Generali, la Delfin di
Leonardo Del Vecchio (che ha superato il 5%) in un patto di consultazione in vista del rinnovo del board nella primavera 2021 puntando al cambio di management.
Ieri su richiesta della Consob i pattisti hanno specificato che i titoli verranno sindacati man mano che vengono comprati: il patto è salito ora all’11,068% dal 10,95% dichiarato la settimana scorsa. Consob ha chiesto di esplicitare anche che il patto è aperto ad altri soci (si parla di un interesse di Fondazione Crt e Benetton).
Intanto continua il cantiere della governance. Due giorni fa il comitato nomine ha esaminato le procedure per arrivare con la proposta di una lista del board al consiglio del 27, secondo quanto stabilito il 3 agosto. Un altro incontro sarebbe previsto in settimana.
Da statuto, la decisione sulla lista del board va presa a maggioranza. Il patto scompagina gli equilibri di Generali che ruotano attorno a Mediobanca. Primo socio con il 12,9%, la banca guidata da Alberto Nagel (e di cui Del Vecchio ha il 20% e Caltagirone il 5%) punta alla riconferma di Donnet, e così la maggioranza del consiglieri non esecutivi, mentre tre amministratori vicini a Del Vecchio e Caltagirone si sono opposti.