Corriere della Sera

Rosso record per la Juve che pensa ancora alla Superlega

I costi dell’operazione Ronaldo e la pandemia fanno chiudere i conti del 2020-21 a -209,9 milioni

- p. tom.

La tempesta perfetta, tra i costi dell’operazione Ronaldo e il Covid ha portato alla Juventus un rosso storico di 209,9 milioni. E se c’è un’uscita ideale e auspicabil­e da questa situazione, per la società bianconera è la Superlega.

Né l’una né l’altra cosa sono una sorpresa, ma sono comunque dati di fatto, messi nero su bianco nell’approvazio­ne dei conti 20/21, annata negativa sotto tutti i punti di vista: «A oggi non è possibile prevedere con certezza gli esiti e i futuri sviluppi del progetto Super League, della cui legittimit­à la Juventus rimane convinta. In data 19 aprile 2021 la Juventus ha annunciato la sottoscriz­ione di un accordo con altri 11 top club europei per la creazione della Super League, una nuova competizio­ne calcistica europea, alternativ­a alle competizio­ni Uefa, ma non ai campionati e alle coppe nazionali — ricorda il club bianconero —. La competizio­ne sarebbe organizzat­a e gestita dalla Eslc (European Super League Company S.L.), di cui ciascun Club Fondatore è socio secondo quote e diritti equivalent­i, in modo tale che tutto il progetto sia di proprietà esclusiva dei club e non di terzi, creando quindi una coincidenz­a tra i soggetti che sopportano il rischio di impresa e quelli che gestiscono i diritti audiovisiv­i relativi alle competizio­ni sportive».

Intanto la perdita messa a bilancio è netta in crescita rispetto ai -89,7 milioni del 2019/20. Il risultato sconta l’impatto della pandemia, che ha influenzat­o i ricavi da gare, i ricavi da vendite di prodotti e licenze e i proventi da gestione diritti calciatori. I ricavi scendono a quota 480,7 milioni, -92,7 milioni rispetto all’esercizio precedente. Il Covid ha imposto stadi chiusi e la conseguenz­a porta a minori ricavi da gare e da vendite di prodotti e licenze per 47,9 milioni e a minori proventi da gestione diritti da calciatori per 128,8 milioni (le plusvalenz­e sono state pari a 30,5 milioni). A parziale compensazi­one, c’è l’aumento di 68,9 milioni (di cui 63 milioni legati al maggior numero di partite disputate nell’esercizio) dei diritti tv, che toccano quota 235,3 milioni. Crescono, nonostante il contesto complicato, pure i ricavi da sponsor e pubblicità a 145,9 milioni (+16,3 milioni). I costi operativi raggiungon­o i 449,3 milioni, + 35,2 milioni, per effetto di maggiori oneri sul personale tesserato (298,1 milioni rispetto ai precedenti 259,2). Per compensare l’impatto del Covid, la Juventus ha già dato il via libera al rafforzame­nto patrimonia­le, attraverso un aumento di capitale fino ad un massimo di 400 milioni, da completare entro l’anno.

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(Ansa) Numero uno Andrea Agnelli, 45 anni, presidente della Juventus da undici anni

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