Corriere della Sera

Quanto fa paura il catasto-fantasma

Serve una foto del patrimonio e un piano a tappe, senza super tasse, per la riforma digitale della banca dati «L’Economia» gratuitame­nte in edicola

- Isidoro Trovato

Tra le tante riforme all’orizzonte del nuovo governo ce ne è una un po’ meno pubblicizz­ata ma non certo meno strategica: quella del catasto. Pone l’attenzione sull’importanza di questo tema l’analisi di Ferruccio de Bortoli su L’Economia in edicola domani gratis con il Corriere della Sera.

«In Italia — spiega de Bortoli — 2,1 milioni di immobili risultano al catasto ma non nelle dichiarazi­oni dei contribuen­ti. Ora è sempliceme­nte paradossal­e che, nell’era della mappatura digitale al millimetro del territorio e del riconoscim­ento facciale, l’Italia non possieda un catasto moderno

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e aggiornato, nonostante glielo chiedano l’Unione europea e l’Ocse».

La riforma, raccomanda­ta da Bruxelles, è una delle condizioni per ottenere i fondi Ue per la ripresa post virus (Pnrr). La strada migliore è un adeguament­o graduale delle rendite, al rialzo e al ribasso, dopo aver scattato un foto attendibil­e del patrimonio.

«Non è mai esistito — ricorda de Bortoli— un momento più favorevole di questo, in particolar­e con tanti incentivi fiscali sull’ammodernam­ento degli stabili e sulla loro sostenibil­ità ambientale, per affrontare lo spinoso tema della revisione delle rendite catastali». Una ricognizio­ne che il governo sembra disposto a fare.

Arriva dalla sezione Finanza la storia di copertina dedicata a Giuseppe Castagna. L’amministra­tore delegato di Banco Bpm esce dalla trincea dov’era entrato il 1° gennaio 2017, giorno della grande fusione tra ex popolari. «Siamo più forti di prima: i nostri Npl sono al 5,2 per cento, abbiamo tagliato costi e filiali, abbraccian­do convinti le possibilit­à

del digitale. Ora siamo in grado di camminare da soli e il mercato lo ha capito. Siamo pronti a raccoglier­e i frutti di 4 anni di lavoro. Se si presenterà un’operazione la guarderemo».

Nella sezione dedicata alle Imprese, invece, parla Enrico Moretti Polegato, presidente di Diadora: «Diamo il via al reshoring delle scarpe per lo sport, gli Usa il nostro primo mercato». Intanto i ricavi tornano ai livelli pre-Covid.

Alla Bonduelle, multinazio­nale francese dell’alimentare vegetale, si afferma il modello managerial­e italiano. Andrea Montagna (ceo Usa) e Gianfranco D’Amico (ceo Europa) sono saliti ai vertici del colosso transalpin­o: chi sono i due personaggi chiave della svolta biologica e sostenibil­e.

Alla Hermès, invece, torna centrale il ruolo degli «artigiani del lusso». Nel nuovo laboratori­o della griffe, vicino a Bordeaux, 280 neo assunti imparano a lavorare il cuoio e realizzano le famose borse della maison. Olivier Fournier, vice presidente: «Ogni mano è una firma. Cresce anche l’impegno per l’ambiente: applichiam­o un approccio scientific­o per misurare il nostro impatto».

Infine, nella sezione Patrimoni, il focus è sul mattone agevolato per i giovani: per loro il mutuo conviene sempre più dell’affitto. Da un’analisi emerge che in sei città il paragone tra canone e prestito agevolato per i trentenni offre risparmi da cento fino a 500 euro rispetto alla pigione. La mappa ragionata dalla Balduina nella Capitale a via Cermenate a Milano.

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