Marea rossa nel cortile di Vale, Bagnaia in pole
A Misano un’altra doppietta Ducati, il Dottore parte penultimo: «Pecco è da titolo»
Un’altra doppietta Ducati. Pecco Bagnaia davanti a Jack Miller, come ad Aragon, sette giorni fa, ma stavolta sul circuito di casa. Ancora una volta il piemontese è favorito, dopo una qualifica da record. Qualcosa è cambiato e l’ha capito Fabio Quartararo che a Misano ha sempre faticato («mai andato oltre il terzo posto qui, in partenza») e ieri è caduto per rispondere all’italiano.
Le Ducati volano, quattro nei primi cinque posti, e il popolo rosso pregusta il colpaccio. In passato qui soffrivano, ma Bagnaia ieri era imprendibile; se n’è accorto Marquez che ha provato a mettersi in scia per sfruttarne la velocità, salvo scivolare in evidente difficoltà (è spesso a terra il catalano, gli manca ancora forza nel braccio destro). Li ha stesi tutti Pecco, sicuro in staccata e nelle curve al limite, in perfetta simbiosi con la Desmosedici. «Ho spinto subito nell’out-lap per fare quel tempo, perché al primo tentativo la gomma non era pronta» ha spiegato, non nasconde l’ottimismo per la gara. «Mi piacerebbe lottare con Fabio, siamo pronti sull’asciutto come sul bagnato (dove con la pioggia di venerdì ha mostrato altrettanta confidenza, ndr)». La moto è perfetta, assicura: «Come ad Aragon, non abbiamo toccato nulla». Marquez dolorante e costretto a inseguire dalla terza fila gli fa i complimenti: «Oggi Pecco era su un altro livello».
La marea gialla, attesa in massa per l’ultima di Rossi a Misano, potrebbe rifarsi con la coppia in rosso. Come ha detto Valentino, penultimo in griglia dopo due cadute, una al mattino e l’altra in qualifica: «Bagnaia in pole sulla Ducati è l’apoteosi, come la Ferrari a Monza con un pilota italiano». È già un passaggio di consegne? «A fine anno lascerò con tanti buoni propositi per gli italiani — ha spiegato il Dottore —. Lui e Morbidelli possono puntare al Mondiale nel 2022 e Pecco forse anche quest’anno». L’amico Franco per ora insegue (16°): la Yamaha ufficiale è tutta da scoprire e il ginocchio operato non aiuta. L’ottimismo non però non manca: «Tutto sommato sono contento, viste le condizioni fisiche. Inizio a capire la moto e stiamo trovando una base su cui lavorare». Vorrebbe poter dire lo stesso anche Dovizioso (ultimo), che con la Yamaha-Petronas ha parecchio da sistemare. Si lavora per il 2022, come Vinales che un passo avanti l’ha fatto. Scatterà dal decimo posto il neoacquisto Aprilia. Moto 3: Fenati in pole, davanti a Foggia, Antonelli e Migno. Misano prepara la festa.