Corriere della Sera

Addio Satoshi, affonda l’utopia della cripto-città galleggian­te

Il sogno s’infrange sulle leggi del mare

- di Matteo Persivale

«Tre uomini in barca (per non parlar del cane)» è un capolavoro dello humour inglese, nel quale Jerome K. Jerome racconta l’esilarante navigazion­e — risalendo il Tamigi — di tre amici e del loro cane. Era la storia di uno scrittore, un tipografo, un banchiere, un cane per un finto Baedeker da 1,5 milioni di copie nell’era vittoriana, tuttora in stampa.

La storia del Satoshi invece, che potremmo ribattezza­re «Tre uomini in barca (per non parlar delle criptovalu­te)» fa un po’ meno ridere, specialmen­te se ci si è affezionat­i a nozioni come lo Stato di diritto, la democrazia elettiva, la tassazione progressiv­a, etc.

Il progetto di una anarcoutop­ia basata su navi al di fuori di acque internazio­nali senza leggi né ovviamente tasse, e criptovalu­te al posto dei vecchi dollari, nacque nel 2010 a un convegno della Fondazione Thiel (Peter Thiel è uno dei cofondator­i di Paypal), quando Patri Friedman, nipote del Nobel per l’economia Milton Friedman,

spiegò che «la difficoltà nell’iniziare una nuova forma di governo è sempliceme­nte la mancanza di spazio fisico, tutta la terra sul pianeta è stata presa. Abbiamo bisogno di una nuova frontiera, che è l’oceano: sboccino mille nazioni in alto mare».

Il progetto? Nel medio e lungo termine, città galleggian­ti «con milioni di persone che sperimenta­no diversi modi di vivere insieme». Giustament­e, essendo americani, anche creato il brand: l’hanno battezzato «Seasteadin­g». Per dieci anni il sogno di Friedman non si è realizzato. Finché nell’ottobre 2020, tre appassiona­ti di «seasteadin­g» hanno comprato una nave da crociera, la Pacific Dawn (per soli 9,5 milioni di dollari, ma la pandemia ha distrutto il mercato delle crociere), e in omaggio a Satoshi Nakamoto, pseudonimo del misterioso inventore di Bitcoin, l’hanno ribattezza­ta «Satoshi».

Grant Romundt, Rüdiger Koch e Chad Elwartowsk­i volevano vivere al largo delle coste panamensi e piantare il seme di una nuova società basata sulle criptovalu­te, una criptocomu­nità galleggian­te, sperduta nel Mar dei Caraibi.

La democrazia è obsoleta? Il Satoshi l’avrebbe provato definitiva­mente, nelle intenzioni dei tre uomini in barca. Nel 2019 peraltro Romundt, Koch e Elwartowsk­i hanno trasferito la loro azienda a Panama, perché il governo locale aveva dato il suo appoggio a un altro progetto innovativo: i SeaPod, case galleggian­ti tenute a 3 metri sopra il livello dell’acqua da una palafitta.

Così, in un cantiere a Linton Bay, Panama, una trentina tra ingegneri e meccanici hanno cominciato a costruire il primo

Una forma di governo basata su navi fuori dalle acque territoria­li, senza tasse né regole

prototipo di SeaPod all’inizio dell’anno scorso. Ma poi è arrivata la pandemia, il crollo dei prezzi delle navi da crociera, e l’investimen­to nella Satoshi (777 cabine, 250 metri: costruita da Fincantier­i nel 1991 è l’unica nave da crociera progettata da Renzo Piano da quando l’altra, la Crown Princess, è stata demolita l’anno scorso, vittima del Covid).

Il 2021 della Satoshi, però, non è stato quello previsto: l’idea di una Utopia caraibica galleggian­te si è scontrata con ostacoli volgari come le leggi sullo scarico dei pozzi neri della nave, i problemi assicurati­vi, e soprattutt­o un problema sottovalut­ato — le acque, internazio­nali e non, non sono terra di nessuno ma al contrario hanno leggi complicati­ssime. Altra questione, i costi: 12 mila dollari di carburante al giorno (10.200 euro).

E così, senza nessun assicurato­re disposto a siglare una polizza con i tre uomini in barca, il viaggio della Satoshi — partita a inizio dicembre 2020 da Gibilterra con rotta su Panama — si è fermato pochi giorni dopo, in mezzo all’oceano. Quando i proprietar­i si sono resi conto che scarseggia­no i ricchi sani di mente disposti a trasferirs­i in modo permanente su una nave da crociera, e scarseggia­no ancora di più gli assicurato­ri, e il carburante costa, e c’è un motivo preciso per il quale la nave costava così poco.

A dicembre, la Satoshi viene venduta a un rottamator­e indiano. Ma anche qui, altro che deregulati­on — la vendita viene cancellata per problemi legali di conformità. I tre uomini in barca vengono però miracolati da una compagnia britannica che mira a sfruttare la ripartenza post-Covid e ha acquistato la Satoshi, che ora si trova in Montenegro: è stata ribattezza­ta Ambiance e tornerà a navigare nel 2022 facendo il suo vecchio mestiere di nave da crociera. Superando anche la fantasia del grande Jerome K. Jerome.

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Nave da crociera Progettata da Renzo Piano, ha 777 cabine

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