«Soltanto uniti possiamo aiutare le famiglie di migranti»
Scrivo a nome di Rete Milano, una piccola associazione di volontariato che da anni si occupa dei migranti in transito nella nostra città. Giovani, famiglie con bambini piccoli, minori non accompagnati in arrivo stremati dalla rotta balcanica e ai quali Milano non è in grado di offrire nessun servizio di base. Eppure basterebbe così poco. Un punto di ristoro con la possibilità di una doccia e di un cambio di vestiti, una brandina per una notte. Milano che con l’hub di via Sammartini ha fatto così tanto per i siriani negli anni 2015-16 ora, con numeri infinitamente più piccoli volta le spalle e fa finta di non vedere. Si sta facendo giustamente tanto per gli afghani in arrivo ora con i ponti aerei e i corridoi umanitari ma questi loro connazionali, fuggiti mesi se non anni fa rimangono degli invisibili. Ogni giorno Rete Milano riceve nuove richieste di aiuto. Negli ultimi 8 mesi abbiamo aiutato più di 400 persone tra le quali circa 50 minori non accompagnati. Ma spesso restiamo impotenti. Nelle ultime sere sono rimaste per strada almeno tre famiglie con 7 bambini piccoli e una signora incinta. Vorrei chiedere ad altre associazioni tipo la nostra di contattarci. Forse insieme i nostri interventi potrebbero essere più efficaci e potremmo avere più voce presso le Istituzioni alle quali da tempo chiediamo aiuto.