Pecco riaccende la MotoGp Rossi si gode la festa Ducati
Bagnaia, allievo del Dottore, vince anche a Misano. Bastianini sul podio
Ventisette giri in apnea, con un vantaggio che andava via via svanendo. Con Quartararo che gli mangiava metro su metro, perché se c’è una cosa in cui il francese è imbattibile è la capacità di sfiancare chiunque girando su ritmi indiavolati.
Bagnaia l’ha battuto sul suo terreno, così come aveva liquidato Marc Marquez nel duello ravvicinato la domenica prima ad Aragon. Nell’arco di sette giorni Pecco ha messo in riga i piloti più forti. E adesso, forse, può permettersi di pensare persino al titolo: 48 punti di distacco sono tanti a 4 Gp dalla fine, ma averne recuperati ventidue in due gare autorizza a crederci fino all’ultimo. Le Ducati sono ormai competitive ovunque. Ieri è mancato Miller, secondo per metà gara prima di sciupare una partenza fulminea con un errore che gli è costato il piccolo vantaggio che aveva messo fra sé e Quartararo. In compenso è spuntato Enea Bastianini, capace di salire sul podio al primo anno di MotoGp, con una Ducati clienti dopo essere scattato dodicesimo. «Fantastico duellare con i campioni, superare Marquez e Miller» ha raccontato il riminese. «Quando ho intravisto il podio ho dato tutto».
A fine ottobre si torna in Romagna e le Ducati pregustano un altro colpaccio su un circuito dove in realtà non arrivavano favorite. Ma Bagnaia con la sua guida sicura e precisa ha ribaltato i pronostici. «Ho capito come far scorrere la moto quando le gomme erano finite. Quest’anno ho imparato a frenare più forte e più in là di tutti per portare velocità in curva» ha aggiunto svelando un segreto della sua strategia. «Complimenti a Pecco, superarlo oggi era difficile e all’ultimo giro ha corso
come fosse in qualifica...» ha ammesso Quartararo.
«Pecco si è sbloccato e il Mondiale non è finito, vedremo un gran finale» assicura Valentino Rossi, diciassettesimo sulla pista di casa, dove tornerà fra un mese. Si è già commosso davanti alla marea gialla. «Che emozione l’ultimo giro e il saluto dopo il traguardo. Mi spiace solo di non poter ripagare i tifosi che mi hanno sostenuto sempre, anche nei momenti difficili, con dei risultati migliori», ha aggiunto Rossi felice anche per la tripletta di Foggia, Antonelli e Migno nella Moto 3, gli ultimi due cresciuti nell’Academy di Tavullia.
Come Bagnaia e come Morbidelli, diciottesimo al rientro con la Yamaha ufficiale, dopo l’operazione al ginocchio. Meglio di Dovizioso, comunque, ultimo. «Ma il risultato non conta» ha detto Andrea che ha molto lavoro davanti per sistemarsi la M1. L’obiettivo è tornare protagonista nel 2022.
Quartararo ha 48 punti in più in classifica Ma il ducatista ci crede «Ho cambiato guida»