Il parco giochi Porsche
Curve e chicane. Rampe, twist e sterrati. Anelli irrigati. In Franciacorta c’è l’Experience Center più grande del mondo. Per addestrare e divertire i «porschisti» di tutte le età
Un’avveniristica costruzione (5.600 metri quadrati) fatta ad archi, che ospita il customer center le sale briefing per le sessioni teoriche, lo showroom per la configurazione delle vetture (i clienti possono farsi consegnare l’auto qui), li ristorante panoramico sull’autodromo, lo shop, l’area per i bambini, il bar, la terrazza panoramica, il business center da 140 posti e la stanza per i meeting di lavoro. Poi c’è la zona paddock, preposta a ospitare gli eventi motoristici, a partire dal monomarca Porsche Carrera
Cup, e comprende un pit building con 29 box. Poi, ovviamente, c’è il circuito, diviso in tre aree: un tracciato molto tecnico di 2,5 chilometri; l’area della «guida sicura», con una pista a bassa aderenza e irrigabile, dove è possibile sperimentare la guida al limite; e un percorso off road per valutare le prestazioni delle suv Cayenne e Macan.
Benvenuti al Pec. Per esteso: Porsche Experience Center. Per spiegarlo con una battuta: uno spettacolare parco giochi per «porschisti» di ogni età. Siamo a Castrezzato, provincia di Brescia, una delle regioni più belle del nord Italia, sia per la posizione, a due passi dalle sponde del Lago d’Iseo e centrale rispetto ai tre aeroporti di Milano, Bergamo e Verona, sia per le caratteristiche morfologiche, le dolci colline coltivate con pregiati vitigni che rendono la produzione vinicola e il marchio Franciacorta un’eccellenza apprezzata nel mondo. Questo è l’ottavo Pec (dopo Lipsia, Silverstone, Atlanta, Le Mans, Los Angeles, Shanghai e Hockenheim, il nono sarà aperto in ottobre a Tokyo): il più grande. Adagiato su una superfice di 60 ettari e costato 28 milioni di euro, è stato concepito all’insegna della sostenibilità, recuperando il più possibile le strutture preesistenti dell’autodromo di Franciacorta (acquistato nel 2019 da Porsche Italia) e usando energia da fonti rinnovabili. Sostenibile e inclusivo: alcune delle vetture hanno gli ausili alla guida per persone con disabilità.
Oltre al customer center e al paddock, ci sono una pista di go-kart elettrici e un’area dedicata alla realtà virtuale e agli eSports, con otto simulatori. «Qui non vendiamo auto, ma cerchiamo di intercettare nuovi clienti, giovani e donne, garantendo loro un’esperienza qualitativamente elevata — spiega Oliver Blume, ceo di Porsche —. A noi piace l’Italia perché gli italiani amano il design e in questa struttura possono assecondare la loro passione. Abbiamo un’impronta molto solida in Italia, dove investiamo dal 1985. Oggi contiamo su 30 concessionarie e 22 centri assistenza. La Porsche rappresenta l’esperienza di un marchio speciale. Su questo circuito non si può solo guidare, ma si può anche condividere la propria passione».
«Siamo davvero orgogliosi di avere un Porsche Experience Center nel nostro Paese — aggiunge Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia —. In Italia esistono già molti circuiti, ma questa è una struttura radicalmente diversa perché pensata per esprimere al meglio i valori della nostra marca e offrire un’esperienza unica e coinvolgente».