Moto Guzzi: la nuova «casa» di Mandello e la V100 Partono i lavori per il megaimpianto lariano: raddoppio della produzione, hotel, ristorante, bar...
Il colpo di scena è l’arrivo, sul palco sul quale si sta celebrando il centesimo anno di vita della Moto Guzzi, della V100 Mandello, il modello che segna una rivoluzione per la Casa — a partire dal motore bicilindrico — e sarà presentato al prossimo Eicma (dal 25 al 28 novembre, Milano Rho Fiera). Mandello del Lario è il luogo dove da un secolo «la Guzzi» produce moto: il luogo dove intende continuare a farlo. «Vogliamo proseguire almeno per altri 100 anni, sempre con un occhio al mercato, e oggi il mercato è il mondo — è la sfida lanciata da Michele Colaninno, responsabile Sviluppo e innovazione del Gruppo Piaggio di cui Moto Guzzi fa parte dal 2004 —. La competizione è forte, ma non abbiamo timore di confrontarci né con il Giappone né con gli Stati Uniti».
Per affrontare questa sfida servono cuore, tecnica e una fabbrica proiettata nel futuro: a Mandello si è deciso di mantenere l’originario impianto, il cuore dell’azienda, ma potenziandolo fino al raddoppio della produzione: 40mila unità l’anno. Insieme verranno realizzati spazi, aperti e chiusi, orientati al customer care, un hotel, un ristorante e un bar. Nel progetto — firmato Greg Lynn, architetto e designer statunitense già Leone d’Oro alla Biennale di Venezia — è inclusa la ristrutturazione del museo, che espone circa 200 modelli. «Sarà un centro di aggregazione della nostra comunità, fondato su cultura, design e meccanica, con una spiccata attitudine green per arricchire il territorio», spiega Lynn.
Il sito sarà pronto per il 2025, quando si cominceranno a vedere i frutti della strategia del Gruppo Piaggio. «Questa è una tappa fondamentale del piano — spiega Roberto Colaninno, presidente —, che si sta realizzando in termini d’investimenti, ricerca e risorse umane. Abbiamo in programma uno stabilimento in Indonesia, la struttura e-mobility a Pontedera e ovviamente il lancio di nuovi prodotti. L’obiettivo è trasformare Piaggio da classica azienda meccanica ad azienda elettrico-elettronica, da qui al 2030».
Chi teme deviazioni dal mito viene rassicurato da Michele Colannino. «L’anima di Moto Guzzi resta la fabbrica: produrrà le più belle moto al mondo e sarà la casa degli appassionati». Il pensiero va alle centinaia di «guzzisti», in buona parte stranieri, a cui il rinvio (settembre 2022) delle Giornate Mondiali Guzzi non ha tolto la voglia di venire nella «loro» Mandello. Sono qui, sul Lario, per vedere (per il momento solo da fuori) dove sono nati i loro sogni.