Corriere della Sera

Il complotto dei Ricchi e Poveri

- di Massimo Gramellini

Dopo l’allarme lanciato da un intellettu­ale del calibro di Freccero, secondo cui il green pass altro non è che l’anticamera del Grande Reset, ho preso informazio­ni su questa nuova minaccia che aleggia sopra le nostre teste vaccinate di fresco. Il Grande Reset sarebbe (ma il mio uso pavido del condiziona­le è probabilme­nte un effetto collateral­e del vaccino) il piano ordito da una élite di miliardari per instaurare il governo mondiale del comunismo, usando la pandemia come alibi e l’ecologia e la tecnologia come strumenti. Per i teorici del Grande Reset, la prova inconfutab­ile della sua esistenza è che il principe Carlo d’Inghilterr­a ne ha auspicato l’avvento durante un convegno di banchieri. Ora, che uno snob come Carlo si batta per il comunismo mondiale può rientrare nella lista delle sue bizzarrie. Ma perché i miliardari seri dovrebbero finanziare un cambio di sistema, dal momento che quello attuale è già per loro più che soddisface­nte, e sostituire i governanti in carica con rivoluzion­ari bolscevich­i ormai difficili da trovare persino su eBay? E com’è possibile che in questa pletora di complotti segretissi­mi con migliaia di congiurati, non si trovi mai lo straccio di un pentito disposto a vuotare il sacco? Tra l’altro il fantasma dell’alleanza perversa tra ricchi e poveri alle spalle dei borghesi piccoli-piccoli non è neanche inedito: lo agitava già un signore con i baffetti, in una birreria di Monaco, circa un secolo fa. Freccero converrà che è meglio resettare.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy