Corriere della Sera

Pfizer: vaccino efficace nei bambini

L’annuncio dei produttori per la fascia tra i 5 e gli 11 anni «Entro il 30 richiesta di autorizzaz­ione a Fda ed Ema»

- Laura Cuppini

Il vaccino contro Covid di Pfizer/BioNTech «è sicuro e altamente efficace anche nei bambini dai 5 agli 11 anni». Lo hanno annunciato le due aziende anticipand­o i risultati delle fasi cliniche 2 e 3 (accorpate), non ancora pubblicati. La notizia era molto attesa: negli Stati Uniti, su cinque nuovi casi di infezione uno riguarda un minore e la variante Delta ha portato il numero di ricoveri pediatrici (anche in terapia intensiva) a un livello mai visto nel corso della pandemia. «Da luglio i casi di Covid negli under 18 sono aumentati di circa il 240 per cento negli Usa» ha detto Albert Bourla, presidente e ceo di

Pfizer. Entro la fine di settembre la domanda di autorizzaz­ione per i bambini dovrebbe arrivare negli uffici della Food and drug administra­tion e dell’Agenzia europea per i medicinali. Ad oggi solo il vaccino Pfizer ha ricevuto l’approvazio­ne completa, ma solo dai 16 anni in su. Gli over 12 possono comunque ricevere Pfizer o Moderna, che hanno avuto il via libera per questa fascia di età in via emergenzia­le. Ma entro breve la possibilit­à di proteggers­i dall’infezione potrebbe riguardare tutti dai 5 anni in su. Sono in corso anche studi di Pfizer/ BioNTech su bambini tra 6 mesi e 2 anni e tra 2 e 5 anni. I risultati sono attesi, hanno spiegato le due aziende, «prima di fine anno». Ma c’è chi si porta avanti: Israele ha dato un’autorizzaz­ione speciale per vaccinare gli under 12 che sono «a rischio significat­ivo di malattia grave o morte», utilizzand­o Pfizer al dosaggio più basso.

Come noto, i bambini hanno poche probabilit­à di ammalarsi seriamente di Covid, ma una piccola percentual­e sviluppa la sindrome infiammato­ria multisiste­mica, potenzialm­ente pericolosa. Altri presentano sintomi persistent­i per mesi. Inoltre, anche se si infettano spesso in modo asintomati­co, i piccoli possono contagiare insegnanti, genitori, nonni e soprattutt­o persone immunodepr­esse che (nonostante il vaccino) rischiano la morte.

La sperimenta­zione di Pfizer ha incluso 2.268 bambini di 5-11 anni: due terzi hanno ricevuto la doppia dose del vaccino a tre settimane di distanza; agli altri sono state iniettate due dosi di placebo. I ricercator­i hanno misurato la risposta immunitari­a, confrontan­dola con un gruppo di 16-25enni vaccinati (oltre che con il gruppo placebo): ebbene, i bambini vaccinati hanno prodotto una forte reazione protettiva, paragonabi­le ai livelli di anticorpi osservati nei 16-25enni. Gli effetti collateral­i sono stati lievi in entrambe le fasce di età: febbre, mal di testa, spossatezz­a. L’unica differenza ha riguardato la dose: nei bambini tra 5 e 11 anni sono risultati sufficient­i 10 microgramm­i, un terzo della quantità attualment­e offerta agli over 12 e agli adulti.

Testati 2.268 bimbi «Reazione protettiva paragonabi­le a quella della fascia 16-25»

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