Ita, rottura con i sindacati: assunzioni ad personam
Le sigle occupano gli uffici della compagnia: mobilitazione permanente. Oggi Altavilla in Parlamento
La tensione sui dossier Alitalia-Italia Trasporto Aereo ha toccato ieri il «livello Draghi», come sintetizza una fonte ministeriale al Corriere per indicare che potrebbe servire l’intervento del premier per superare lo stallo. L’ennesimo tavolo con i sindacati ha portato alla rottura sul nuovo contratto di lavoro che la newco vorrebbe limare del 15%. I delegati hanno occupato una sala nella sede della newco e dichiarato la mobilitazione permanente fino a quando Ita «non accetterà di avviare un confronto serio e costruttivo», spiegano FiltCgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl Ta, Usb, Fast Confsal, Anpac, Anp, Anpav. «Ita — dicono — ha comunicato che procederà in maniera unilaterale con l’applicazione del regolamento aziendale e con l’assunzione a chiamata» delle 2.800 persone previste al decollo il 15 ottobre. Nella lettera del 23 agosto il presidente di Ita Alfredo Altavilla aveva dato tempo fino al 20 settembre per rinnovare il contratto collettivo nazionale in modo «coerente con le esigenze del piano industriale». Così non è stato e Altavilla ha fretta. O si parte con le assunzioni o l’avvio delle operazioni rischia di slittare. Scenario da scongiurare: Alitalia si ferma il 14 ottobre.
«La trattativa poteva proseguire, ma l’azienda ha posto condizioni capestro», attaccano i sindacati che confermano lo sciopero il 24 settembre. I sindacati dicono di aver «formulato delle controproposte articolate» a Ita. Ma queste vengono giudicate inaccettabili dalla newco perché «pervenute l’ultimo giorno», «strutturate su un arco temporale non conciliabile con il piano industriale» e «non costituiscono una base di trattativa compatibile con la complessità e le tempistiche della sfida che Ita deve affrontare». L’azienda sostiene di aver consegnato un proprio regolamento con «trattamenti rispettosi dei minimi previsti dal Ccnl di settore» e si impegna «a riprendere il negoziato sulle regole collettive applicabili al personale». Una posizione che i vertici della newco ribadiranno oggi alle commissioni parlamentari.
Nulla di fatto anche al tavolo su Alitalia. I sindacati chiedono la Cigs fino al 2025 per i dipendenti non assorbiti da Ita. Alcuni dipendenti spiegano al Corriere che più di un sindacalista consiglia di non accettare l’assunzione nella newco perché si uscirebbe dal perimetro degli ammortizzatori sociali previsti per chi lavora nella vecchia aviolinea.