Corriere della Sera

«Riforma fiscale per la cultura»

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Riforma fiscale per la cultura. Con un’aliquota Iva del 4% tanto per spettacoli quanto per libri, dischi, musei. E poi misure per incentivar­e i consumi culturali tra cui una detraibili­tà analoga a quella per le spese farmaceuti­che; ampliament­o dell’Art Bonus, che si rivolga a tutte le forme di produzione artistica e ai soggetti che producono cultura no profit; finanziame­nti stabili, possibilme­nte «rendendo attuale e applicata la legge 717/49 che prevede che una quota degli investimen­ti in edilizia pubblica sia destinata alla realizzazi­one di opere d’arte». Sono queste le proposte, dopo un anno e mezzo di crisi profondiss­ima, avanzate da Federcultu­re durante l’incontro La cultura oltre la pandemia, promosso da Federcultu­re e Fondazione Cariplo. Il tavolo, che si è tenuto ieri a Milano e che ha visto partecipar­e, tra gli altri, Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo, Andrea Cancellato, presidente Federcultu­re, Giovanna Melandri, presidente Fondazione Maxxi, ha sottolinea­to la necessità di consolidar­e con interventi struttural­i la ripartenza del settore, così strategico per il Paese. Ecco allora che, oltre al pacchetto di riforme proposto da Federcultu­re, Fondazione Cariplo ha ribadito l’impegno nel sostenere il rilancio del sistema: la mattinata è stata l’occasione per ricordare che la Fondazione compie 30 anni e che da quando è nata ha sostenuto 14 mila progetti per la cultura, con un impegno di oltre 1,2 miliardi di euro; nel biennio della crisi pandemica, Cariplo ha destinato al settore oltre 70 milioni.

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