L’ammissione di Boris Johnson «Sì, ho sei figli»
Per ora ne ammette sei, ma il conto si ferma davvero qui?
Per la prima volta, Boris Johnson ha messo un numero certo (?) alla sua prole: quando una giornalista gli ha chiesto a bruciapelo se avesse sei figli, lui ha risposto «sì». E si è detto padre felice: alla domanda su come concilia i doveri di governo con quelli genitoriali, ha commentato che «è fantastico, è tanto lavoro, ma lo adoro. E voglio che sappiate che cambio tanti pannolini».
L’ultimo figlio Boris lo ha avuto dall’attuale moglie, Carrie: Wilfred Lawrie Nicholas è nato nell’aprile dell’anno scorso. Ora la madre è in attesa di un altro bambino, che dovrebbe nascere a Natale.
I primi quattro eredi sono nati invece dalla ormai ex moglie, Marina Wheeler. Hanno tutti nomi particolari: si tratta di Lara Lettice (28 anni), Milo Arthur, (26), Cassia Peaches (24) e infine Theodore Apollo (22). Il lungo matrimonio con Marina ha avuto termine quando la brillante avvocatessa ha deciso di non poter tollerare l’ennesimo tradimento, in questo caso con Carrie, e ha buttato Boris fuori di casa.
Un’altra bambina, Stephanie,
Il primo ministro ha risposto a una reporter e ha confessato di «cambiare pannolini»
nata nel 2009, è frutto invece di una reazione extraconiugale con Helen MacIntyre, una consulente d’arte. In questo caso Boris aveva all’inizio negato la paternità ed era perfino andato in tribunale per impedire che l’esistenza della figlia venisse resa pubblica: ma ha perso la causa.
Dunque che il premier britannico avesse almeno sei eredi era cosa già nota: ma è la prima volta che lui stesso fa il conteggio. Perché fino ad ora Boris si era sempre rifiutato di discutere la faccenda: e il motivo è che si sospetta che abbia disseminato in giro molti altri pargoli nel corso della sua caotica e movimentata vita amorosa.
In prime nozze Johnson aveva sposato Allegra MostynOwen, figlia della scrittrice italiana (e collaboratrice del
Corriere) Gaia Servadio, scomparsa di recente: un matrimonio durato pochi anni e dal quale non erano nati figli. I due divorziarono quando Boris già tradiva Allegra con Marina, che era pure incinta del loro primo figlio.
Ma a essere tradita fu presto la stessa Marina: da direttore dello Spectator, Boris intrecciò una lunga relazione con la sua giornalista Petronella Wyatt, che abortì due volte. Quando la tresca venne a galla, Boris provò a negare tutto: ma le menzogne gli costarono la cacciata dal governo-ombra conservatore, di cui faceva parte dopo essere stato eletto in Parlamento.
Più di recente è emersa la lunga storia con la donna d’affari americana Jennifer Arcuri, quella che teneva un palo da pole dance nel suo appartamento: un amorazzo condotto durante gli anni da sindaco di Londra e che aveva fruttato a Jennifer lucrosi contratti pubblici da parte del Comune.
Sul conto di Boris circolano pettegolezzi, dicerie e leggende metropolitane: e forse lui stesso, fermandosi a sei, ha voluto mettere fine a una conta che potrebbe riservare in futuro altre sorprese.