Corriere della Sera

Eleganti & ribelli «Felice del mio primo applauso»

Kim Jones (Fendi) e l’euforia per le passerelle che, dopo quattro stagioni, tornano dal vivo

- Paola Pollo

Finalmente fisicament­e. La Settimana della moda di Milano riparte da dove aveva lasciato due anni fa, in quel maledetto febbraio 2020 dopo il quale tutto è stato diverso. Da una parte. Dall’altra mai come oggi, dopo quattro stagioni in digitale (tra donna e uomo), la voglia di accendere le luci, alzare la musica, riaprire i backstage e il resto sono stati così forti ed entusiasma­nti. «Sì, sono felice. Sono felice di vedere le persone alla sfilata», si libera Kim Jones, il direttore creativo di Fendi che mai aveva provato l’ebrezza di sentire un applauso. Schivo e riservato quest’inglese difficilme­nte si lascia andare ai sentimenta­lismi. Ma fra uno schermo freddo e un sala calda come restare impassibil­i? E poi c’è questa donna che lui sogna e disegna, immaginand­ola arrivare da posti (e passati) diversi ma con una gran voglia di vivere e divertirsi.

«Mi sono ispirato alle figure di Antonio Lopez, che era un amico di Karl (Lagerfeld

ndr) e che disegnò anche un logo. Quindi lo Studio 54 e gli

Anni Settanta: Patty Cleveland, Jerry Hall, Bianca Jagger». Altere ma rock. Eleganti ma ribelli. «Donne che si lasciano andare», ambisce Kim Jones. Libere: sia che scelgano un paio di pantaloni maschili a vita alta e una giacca sartoriale sulla pelle nuda, sia che entrino al club in caftani color crema, short di montone, trench ampi o plissé soleil luccicanti. Sempre accessoria­te di tacco e borse iconiche, naturalmen­te, ma riviste in chiave Lopez. Non è proprio più una ragazza, però. O forse non ha più voglia di esserlo e sarebbe un suo diritto. Ma un pizzico di spensierat­ezza ancora le ci vorrebbe.

Che è un po’ anche il problema della visione femminile di Del Core, al suo secondo show della vita. In ballo, sulla stessa passerella, la collezione alta moda e prêt-à-porter: il gioco è bello, ma la differenza poca. Sia che indossi un pezzo in serie sia che sfili un capo da centinaia di ore di ricamo, la ragazza ha troppe ruches e volant e paillettes e plissé. Bello il sogno di una foresta tropicale e di un grattaciel­o sdraiato sul quale camminare. Ma un po’ di pop culture avrebbe sdrammatiz­zato assai. Undergroun­d di cui certo non langue «il» Cavalli di Fausto Puglisi. Che è una botta di energia e vitalità da ripresa post pandemia; perché c’è tutto quello che ci deve essere: la storia, l’anima, il glam, il rock, il pop, il denim, il sexy ed eccetera eccetera. Il fuoco dentro, già. «Non voglio donne che indossino abiti per piacere a uomini o amiche. Significhe­rebbe che non sono donne libere». Il fatto è che la «tipa» in Cavalli è un gran bel mix&match: entusiasmo contagioso. Che sia in sottoveste stampa tigre, in mini e volant e cuissard, in gonnellone di taffettà e top, in leggings jacquard e canotta: si piace e piace. Vincente come la normalità sofisticat­a e casual di N°21 di Alessandro Dell’Acqua che si basa sul principio di cadere nelle tentazione di fare ciò che non si dovrebbe. Bello no? Come per esempio «costruire» un top di marabù attorno a una corda da trekking o indossare un paio di pantofole all’uncinetto con una micro gonna di frange di paillette o una stola di piume con la felpa crop top. Leggerezza e concretezz­a per Alberta Ferretti si ritrovano nella certezza, innanzitut­to su quello che sai fare e dire. Non è tempo di azzardi e discese ardite: chiffon e sottovesti, lavorazion­i e movimenti, nodi e intrecci per abiti nuvola che sono il segno. Sperimenta nella materia Gabriele Colangelo per Giada, esplorator­e questa volta di una natura in connession­e con la moda. O viceversa. I colori di certe spiagge e di certe albe. Le texture di un mare leggerment­e increspato. Gli jacquard che ricordano orizzonti lontani. Antonio Marras racconta di una ferita, quella di un pezzo di Sardegna andata a fuoco, nel Montiferru. È lì che lo stilista gira il suo video, tra la fuliggine di un bosco che ora è di scheletri neri: una procession­e in camperos e anfibi sale e riporta la vita lassù: pizzi e ricami, animalier e rose rosse, gonnellone e lingerie. Ed è un incanto.

 ?? ?? 1 Le gonne effetto increspatu­re del mare di Giada, disegnate da Gabriele Colangelo
2 Il nuovo animalier di Fausto Puglisi per Roberto Cavalli
3 Il completo di più strati di tulle di N°21
4 C’è Gigi Hadid da Alberta Ferretti. Chiude uno show che unisce leggerezza e concretezz­a allo stesso tempo
5 L’alta moda di Del Core
6 In quel che resta di un bosco andato a fuoco sbocciano i fiori di Antonio Marras
1 Le gonne effetto increspatu­re del mare di Giada, disegnate da Gabriele Colangelo 2 Il nuovo animalier di Fausto Puglisi per Roberto Cavalli 3 Il completo di più strati di tulle di N°21 4 C’è Gigi Hadid da Alberta Ferretti. Chiude uno show che unisce leggerezza e concretezz­a allo stesso tempo 5 L’alta moda di Del Core 6 In quel che resta di un bosco andato a fuoco sbocciano i fiori di Antonio Marras
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 ?? ?? Il segno grafico di Antonio Lopez sulle pellicce di Fendi disegnate da Kim Jones
Il segno grafico di Antonio Lopez sulle pellicce di Fendi disegnate da Kim Jones
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