Cucinelli e la «sorpresa» dentro le lenti
Non bastano più oggetti belli e ben fatti. Occorre saper suscitare emozioni. Soffiando sulle lenti dei nuovi occhiali di Brunello Cucinelli creati in collaborazione con il glorioso marchio americano Oliver Peoples, su una lente si intravede il borgo medioevale di Solomeo, cuore produttivo dell’imprenditore umbro, sull’altra lo skyline di Los Angeles. Brunello ha voluto che i suoi primi occhiali, presentati con un party nella boutique di via Montenapoleone, rispecchiassero il credo della sua moda: «Rispetto della tradizione artigianale, attenzione al Creato e alla dignità dell’uomo». La ricerca dell’armonia delle forme, i materiali leggeri, lo studio del colore, mai troppo invadente, dominano in tutta la capsule. Cinque modelli declinati in ventitrè varianti in acetato, metallo e un esclusivo modello in corno proveniente da fonti sostenibili. Tutti rigorosamente Made in
Italy. Le forme ripercorrono quelle che hanno segnato la storia di Oliver Peoples, brand nato nel 1987 e che si distinse per lo stile sobrio in contrapposizione agli occhiali geometrici e grandi di quella che ancora oggi viene definita l’era del glamour. Nel 1978, invece, Brunello Cucinelli giorno dopo giorno creava il suo marchio diventato un genere. L’idea dei nuovi occhiali è nata dall’incontro con il cavalier Leonardo del Vecchio, fondatore di Luxottica (leader dell’occhialeria che produce Oliver Peoples), ricorda Cucinelli. «Mi riconosco appieno nei suoi valori e quelli della sua maestosa azienda. Condivido l’amore per le nostre terre. Nelle nostre vicende imprenditoriali entrambi abbiamo sostenuto l’idea di custodire e abbellire quei luoghi che hanno ispirato e continuano a ispirare le nostre vite».