Corriere della Sera

LIBERTÀ LIMITATA DAL VIRUS NON DA VACCINO E GREEN PASS

- Massimo Calabrese Catanzaro

Caro Aldo, una dirigente scolastica comunica che un minuto dopo la scadenza del green pass se le insegnanti saranno in servizio verranno sospese; un professore universita­rio conclude la presentazi­one del corso sottolinea­ndo un trattament­o diverso per gli alunni in presenza rispetto a quelli che seguiranno le lezioni da casa; il Governo precisa che le aziende con meno di 15 dipendenti potranno sostituire i lavoratori sospesi; i medici aziendali non controller­anno i green pass perché non è una misura di sicurezza sul lavoro. Piccoli esempi che stimolano qualche domanda: siamo proprio sicuri che sia una patente di libertà?

SCaro Massimo, ono costretto a tagliare la sua interessan­te lettera per poterle rispondere. Lei in sostanza vede dietro le nuove norme per l’estensione del green pass una forzatura che mette in pericolo la libertà di non vaccinarsi. E in effetti il green pass è un modo per indurre i recalcitra­nti a vaccinarsi senza obbligarli per legge. Resta un dato: la vera restrizion­e della libertà non è stata introdotta dal vaccino, ma dal virus. Quando non avevamo il vaccino, siamo stati costretti a chiudere le scuole, i locali pubblici, quasi tutti i luoghi di lavoro. Venivamo fermati dalla polizia se uscivamo di casa a piedi (tranne i più accorti vestiti da runner o canemuniti). Ora che abbiamo il vaccino non siamo ancora fuori dalla pandemia ma abbiamo riaperto le scuole e i locali, e abbiamo la ragionevol­e speranza di passare un inverno a guardia alta ma senza dover richiudere tutto.

Fin qui le osservazio­ni razionali. Ma dietro gli oppositori del green pass — che sono poi gli stessi che si oppongono al vaccino — non c’è la razionalit­à. C’è l’idea che il mondo sia governato da forze invisibili, e che la pandemia sia un gigantesco Piano per imporre il controllo globale su ogni individuo. Persone che da anni regalano i propri dati ai giganti della Rete, che sanno tutto di loro e proprio sui loro dati accumulano gigantesch­i profitti esentasse, appaiono sinceramen­te convinte che la più grave crisi sanitaria ed economica degli ultimi settant’anni sia stata artificial­mente provocata e biecamente sfruttata. E contro l’idea complottis­ta non c’è difesa. Chi la avversa non è uno che la pensa diversamen­te da te; è un idiota o un corrotto, uno sprovvedut­o o un servo del sistema. Ci sono novax di destra e di sinistra, persone che a giudicare dagli insulti che ricevo non sanno l’italiano e professori universita­ri plurilaure­ati; di sicuro in piazza sono pochi ma sul web sono molto forti, anche se non si rendono conto di essere i migliori alleati del virus.

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