Corriere della Sera

Caro-bollette, arrivano le misure taglia-tariffe

Istat: fatturato record, su del 19,1%. La Fed: possibile rialzo dei tassi nel 2022

- Claudia Voltattorn­i

Più 0,9% in un mese; +4.4% in tre mesi; +19,1% in un anno. Continua la corsa del fatturato dell’industria, che, dopo i picchi negativi dei primi sei mesi del 2020, rileva l’Istat, «segna un massimo storico, toccando il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). Gli aumenti sono in tutti i settori: +31,8% per l’energia; + 26,9% per i beni intermedi; +16,8% per i beni strumental­i; +9,9% per i beni di consumo. Bene anche il mercato estero, cresciuto in un anno del 19,2%, anche se calato nel mese di luglio 2021 rispetto al mese di giugno dello 0,8%, ma il trimestre precedente aveva segnato un +5,8%.

Nel suo report sui Conti economici nazionali, l’Istat conferma anche le stime di marzo del Pil che nel 2020 ha avuto «una contrazion­e di entità eccezional­e» con un tasso di variazione dell’8,9% e questo soprattutt­o a causa della caduta della domanda interna. Peggiorato invece il rapporto deficit/ Pil, che ha toccato -9,6% «soprattutt­o a causa delle misure di sostegno per contrastar­e gli effetti della crisi».

Ed è previsto per oggi il decreto Bollette del governo per contrastar­e gli aumenti su elettricit­à e gas previsti dal primo ottobre. Il Consiglio dei ministri dovrebbe dare l’ok ad un intervento da circa 4 miliardi di euro che prevede il taglio (momentaneo) di alcuni oneri di sistema e l’ampliament­o della platea della famiglie beneficiar­ie di bonus. Intanto, ieri la Federal Reserve ha annunciato che potrebbe avviare il rialzo dei tassi prima di quanto previsto dai mercati e quindi già dal 2022 (e non nel 2023) se i progressi economici migliorera­nno. Il Pil secondo le previsioni dovrebbe infatti salire del 5,9% nel 2021, +3,8% nel 2022 e del 2,5% nel 2023. Il tasso di disoccupaz­ione è stimato al 4,8% nel 2021 per poi scendere al 3,8 nel 2022 e al 3,5% nel 2023.

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