Balenciaga & i Simpson fanno la rivoluzione
Demna Gvasalia cambia le regole del gioco: trasforma in passerella il red carpet poi proietta un cartoon che ironizza sul Fashion System «Esploro nuovi confini»
Erano anni che la gente della moda non si divertiva così, accettando di essere presa in giro e sorridendo. Ma l’intento di Demna Gvasalia nell’organizzare una sfilatared carpet per la prima del cartoon I Simpson I Balenciaga era proprio quello: «Volevo che accadesse qualcosa di divertente». Ed è andata così l’altra sera al teatro Chatelet: tutto un crescendo di ilarità e sorprese, fischi e battimano. Persino Anna Wintour, che si è ritrovata cartoonata e derisa, è stata al gioco. Un gioco che ha smontato, sbeffeggiandola, tutta la sacralità del Fashion System. Nulla è stato scontato. Forse, per assurdo, lo sono stati i vestiti sempre più Balenciaga style, dunque rassicuranti per chi segue da tempo il brand, con le loro proporzioni over, il nero quasi assoluto, le incursione nel pop più pop. Ma d’altronde la rivoluzione sul guardaroba Gvasalia l’aveva già messa in atto. Mentre sul rituale della sfilata, ci stava lavorando.
Un tappetto rosso ossessivo, con i paparazzi scatenati a fotografare quelli che sembravano solo famosi e/o ospiti sin troppo intenti a «mostrare» i look. Solo dentro, in teatro, quando le immagini di tutto quello che accadeva fuori vengono proiettate con la scritta «look numero...», allora, e solo allora, è stato chiaro che la parade lì fuori era lo show. Modelle che sembravano celebrità. E celebrità che sembravano modelli: da Cardi B a Isabella Huppert, e Offset, Dev Hynes, Naomi, Amber Valletta, Natalia Vodianova. Solo la dicitura cui sopra a distinguere i veri look (della collezione dell’estate 2022) dai fake. Nel casting anche dipendenti di Balenciaga: per un trionfo di like/applausi in sala, con le telecamere in diretta che hanno zoomato su volti, abiti, scarpe, stivali appuntiti, gioielli e borse. Alla fine lo stesso Demna, con un passamontagna con il velo nero, alla maniera di Kanye West, ha chiuso il red carpet, nel delirio totale anche del pubblico per la strada. Uno spettacolo di intrattenimento perfetto: «Più simile a un evento musicale o cinematografico, certo — ha commentato lo stilista —. Mi piace esplorare questi confini». E chi ne dubita? Vogliamo parloro lare della genialata dei Simson, con Marge e Bart che finiscono nel mondo della moda fra guru alla Wintour, ossessioni fashioniste e gag varie?
«Li h sempre amati, per la loro natura ironica e il lato un po’ romantico-ingenuo», ha spiegato lo stilista che all’inizio non credeva avrebbe mai convinto i produttori. E invece ci è riuscito. D’altronde solo con la famiglia più scorretta del pianeta e i loro amici poteva osare e far sorridere i derisi allo stesso momento. E chapeau anche alla collezione per i suoi continui e convinti riferimento allo streetwear in dialogo con abiti e accessori eleganti e sartoriali, che siano i pantaloni della tuta con la giacca dalle spalle importanti o le Crocs «gotiche» con la
Debutto di Sialelli con Naomi e Asia Argento: assembramento di idee e troppe forzature
punta rinforzata sotto al completo over. Forme di ironia, anche queste.
Da Lanvin ci sono Batman e Catwoman che non sono certo due da prendere troppo in giro. Anzi. La supereroina è interpretata niente meno che da Naomi, donna per niente ironica quindi lo show è carico di tutta l’aspettativa su Bruno Sialelli, al debutto dal vivo. Sfilano anche Carmen Kass e una quasi angelica Asia Argento. Abiti drappeggiati, tute, sottovesti di paillettes e mini e pullover di lurex. Tanto assembramento di idee. E troppe forzature a cominciare dagli iper-tacchi.