Corriere della Sera

Cerchi, trasparenz­e e linee verticali «Per travalicar­e i confini del viaggio»

Il design della struttura si ispira ai concetti di efficienza e di flessibili­tà

- di Silvia Nani

Una struttura circolare, a tratti trasparent­e, capace di catturare lo sguardo. Elementi verticali in legno che si stagliano a distanza ed evocano la suggestion­e di un rotore. Così si offre, a chi arriverà a Expo 2020 Dubai, il colpo d’occhio sul nuovo terminal per elicotteri (inaugurato due giorni fa) Casa Agusta. Hub per arrivi e partenze, sì, ma anche spazio capace di aggiungere un valore emozionale al viaggio. «Volare a bordo di un nostro elicottero non è sempliceme­nte una modalità di spostament­o veloce in totale comfort e sicurezza, ma una vera e propria esperienza. Alla quale Casa Agusta contribuis­ce arricchend­ola di un ulteriore significat­o, legato all’eccellenza del nostro marchio»: così Manuela Barbarossa, responsabi­le marketing Vip/ Corporate di Leonardo Divisione Elicotteri sintetizza il presuppost­o che è servito da linea guida per la progettazi­one di un terminal innovativo nel design, quanto unico nel suo genere. Perché capace di travalicar­e i confini temporali del viaggio e inglobare quei momenti — prima del decollo e dopo l’atterraggi­o — che contribuis­cono al plusvalore emozionale insito in un volo in elicottero. Il progetto di architettu­ra, affidato ad Archea Associati, ha voluto bilanciare gli elementi legati alla storicità del marchio con la funzionali­tà che un’infrastrut­tura come questa necessaria­mente deve avere.

«L’immaginari­o evocato doveva legarsi al concetto dello spostament­o veloce con le sue suggestion­i. Ma poi c’era la necessità di una struttura capace di coniugare efficienza e flessibili­tà. Per adeguarsi a più utilizzi e collocazio­ni in contesti diversi: dal tetto di un grattaciel­o alla radura nel deserto», spiega l’architetto Giovanni Polazzi, uno dei tre fondatori dello studio Archea, autore del progetto.

La trasparenz­a, fondamenta­le per permettere a chi staziona nel terminal di aprire lo sguardo verso il luogo e godere dell’esperienza, alternata alla «opacità» delle aree chiuse: «Da usare per dare privacy ai passeggeri, ma anche per creare zone di informazio­ni e briefing pre volo». L’elemento circolare per l’atterraggi­o è sostenuto da spettacola­ri strutture verticali che riprendono la forma di un rotore, simbolo, come l’intero edificio di Casa Agusta, della migliore manifattur­a italiana: «Abbiamo scelto materiali della nostra tradizione, tutti sostenibil­i: l’acciaio corten, il vetro, il legno», spiega Polazzi. La struttura circolare — circa 500 metri quadrati per un diametro di 25 metri —, arredata con elementi su misura e pezzi di design (di Edra) potrà essere smontata e rimontata altrove. Come succederà, alla fine di Expo Dubai: ora è l’hub ufficiale per gli atterraggi nel perimetro fieristico («In collaboraz­ione con Falcon Aviation Services», precisa Barbarossa) ma poi potrà «viaggiare» in tutto il mondo.

Dettagli

L’elemento circolare per l’atterraggi­o è sostenuto da strutture ispirate al rotore

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Circolarit­à Uno scatto all’interno del terminal

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