«Un’auto apripista verso nuovi modelli»
La nuova Bmw iX è un EV progettato quasi da zero che riassume passato e futuro del costruttore bavarese. Una pietra miliare nell’evoluzione del marchio, o meglio «lo stato dell’arte della nostra tecnologia», come suggerisce Andreas Wendt, membro del consiglio di amministrazione di Bmw AG e responsabile Acquisti e Supplier Network, secondo cui «la iX rappresenta un nuovo approccio al modo di pensare la mobilità umana».
Wendt spiega come l’esperienza maturata nella creazione del nuovo Suv «nei prossimi anni sarà trasferita con logiche di scala a tutta la famiglia dei nostri prodotti», e quindi contribuirà anche allo sviluppo della nuova architettura full electric che debutterà nel 2025 con la cosiddetta Neue Klasse.
Intanto alla iX spetta il compito non facile di fare da apripista verso l’elettrificazione targata Bmw, di essere una sintesi tra vecchio e nuovo che conquisti il pubblico alla mobilità sostenibile, visto che alla fine «sarà proprio il pubblico, oltre le decisioni politiche, le regole, i limiti e gli obiettivi fissati, a decidere il successo o meno di questa transizione verso l’elettrico» comprando o non comprando gli EV, ricorda Wendt.
E affinché tale transizione sia possibile, oltre ai prodotti e ai processi deve essere rinnovata l’intera catena di forniture. Un obiettivo, quest’ultimo, che Wendt annovera tra le sue responsabilità visto che, come capo delle forniture gestisce oltre quattromila fornitori primari e 65mila fornitori secondari: «Oggi sappiamo che le emissioni derivanti da queste attività aumenteranno del 40 per cento con l’avvento della mobilità elettrica — spiega —, per esempio a causa dell’energia consumata per produrre le batterie: nei prossimi anni intendiamo abbatterle del 60 per cento. La cosa notevole è che i costi non saranno poi così alti, perché compensati ad esempio dal risparmio di energia derivante dal crescente ricorso a materiali riciclati come acciaio e alluminio. È fattibile».
La Bmw iX rappresenta un nuovo approccio al modo di pensare la mobilità