Manifestazioni, allarme del Viminale Vigilanza su ministeri e stazioni
La circolare del capo della polizia Giannini alla vigilia dei cortei: rischio di un ulteriore inasprimento dei toni e di nuovi scontri
ROMA Una giornata ad alta tensione: in tutta Italia sono convocate manifestazioni di protesta contro il green pass, obbligatorio da oggi sul posto di lavoro, pubblico e privato. Da Trieste — il punto forse più caldo — a Cagliari, passando per Roma, dove meno di una settimana fa si sono registrati scontri di piazza con le forze dell’ordine, l’assalto alla sede Cgil e al Policlinico Umberto I. L’allarme coinvolge anche i porti, con il tam tam che corre sulle chat per una mobilitazione generale fino dalle prinorme me ore della giornata.
Rischio scontri
Si respira un clima che preoccupa sempre di più i vertici dell’ordine pubblico, tanto che ieri il capo della polizia Lamberto Giannini ha inviato a prefetti e questori una circolare nella quale non esclude un «ulteriore inasprimento dei toni» con possibili azioni contro obiettivi a rischio, ed «episodi di contrapposizione tra gruppi aderenti a opposti estremismi». Giannini esorta tutti, «in un quadro di necessario rigore», ad adottare misure idonee per vigilare sulle proteste «nel rispetto delle e delle prescrizioni, così da scongiurare turbative e assicurare il mantenimento dell’ordine pubblico», e di aumentare i presidi per «garantire adeguata tutela preventiva» ma anche per «contrastare efficacemente eventuali condotte illecite». L’input è già arrivato nei giorni scorsi dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica: cortei vietati (a meno che non vengano valutate richieste volta per volta e in una cornice di sicurezza), sit-in autorizzati ma solo dopo un’attenta valutazione dei rischi collegati anche ai luoghi scelti (a Roma sono state vietate le piazze del centro), accertamenti investigativi su chat e social per capire chi siano gli organizzatori e quante persone attendersi.
Attenzione ai blitz
D’altra parte il Dipartimento di pubblica sicurezza valuta «un’escalation di mobilitazioni» che potrebbero andare avanti per giorni. Vari gli obiettivi: «Ingressi aziendali, aeroporti, porti, punti di snodo stradali, autostradali e ferroviari», oggetto di azioni finalizzate «a creare disagi con possibile intralcio alla regolarità dei servizi e delle attività produttive». Da qui la «massima intensificazione» dell’azione di controllo del territorio e di «osservazione» di soggetti o gruppi «ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico».
Allarme a Milano
Fino a ieri sera a Milano i timori erano per domani per un altro possibile corteo no green pass e no vax da piazza Fontana alle 17, come accade da settimane. Ma poi l’attenzione delle forze dell’ordine si è spostata a oggi: alle 10 presidio davanti al Tribunale, quindi alla Statale, alla Rai e all’Arco della Pace. Si teme che possa succedere qualcosa anche a Firenze: manifestazione autorizzata dei «Cittadini toscani» fra piazza di Santa Maria Novella e la redazione del quotidiano La Nazione in viale Giovine Italia. Massima attenzione anche in altre regioni, come l’Abruzzo, con