I due gemelli che cambiano sesso: ora sono Gaia e Giulia
Firenze, i fratelli transgender hanno voluto fare il passaggio assieme. Un solo precedente nel mondo
FIRENZE Sono nate insieme e insieme hanno deciso di cambiare sesso. I gemelli Guido e Giulio, 23 anni, toscani, adesso sono Gaia e Giulia. Ad operarle, ieri, è stata l’équipe diretta dal professor Marco Carini e dall’urologo Andrea Cocci dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi. «L’intervento è perfettamente riuscito — spiega il dottor Cocci —. Le ragazze dovranno stare cinque giorni ricoverate all’ospedale Careggi ma tra un mese e mezzo avranno una normale vita. Da donne».
L’operazione non è stata facile perché le gemelle soffrono di una leggera forma di coagulopatia e dunque c’era il rischio di un maggior sanguinamento. Gaia e Giulia si erano preparate da anni all’operazione. Una metamorfosi solo esteriore perché da sempre la loro anima era femminile. Così, dopo aver compiuto la maggiore età, hanno iniziato una cura ormonale durata cinque anni, che le ha accompagnate all’operazione finale, quella di ieri.
La prima ad esprimere loro ammirazione e ad augurare a Gaia e Giulia una vita lunga e felice è stata una maestra elementare, anche lei toscana, di Livorno. Si chiama Greta Franchini, 55 anni ed è diventata donna sette anni fa dopo un intervento all’ospedale Cisanello di Pisa. Il suo caso fece parlare tutta Italia perché i suoi scolari, che accettarono senza problemi la decisione dell’insegnante, avevano iniziato l’anno scolastico con un maestro diventato poi una maestra. Sino a 40 anni Greta era stata Fabio, campione italiano di pattinaggio. Quando ha saputo la notizie delle gemelle si è commossa. «Mi è tornato in mente il mio vissuto e la mia rinascita — racconta —. Le due ragazze hanno fatto la cosa giusta, saranno felici. Anche perché credo che oggi le cose siano più semplici. Io appartengo a un’altra generazione e ho dovuto combattere, ma ne valeva la pena». La storia delle due gemelle, anticipata dalla Nazione, è il primo caso in Italia e il secondo al mondo di due gemelle transgender che hanno seguito lo stesso percorso. Il primo in assoluto ha visto protagoniste le 19enni brasiliane Mayla Phoebe Rezende e Sofia Albuquerck Fereira, che però non si operarono insieme bensì a distanza di alcuni giorni. Davanti ai medici, che le hanno seguite e operate, le gemelle toscane non hanno avuto un attimo di esitazione. «Questo corpo maschile non ci appartiene, siamo nate donne e donne vogliamo essere per sempre», hanno spiegato ad amici e parenti. Con la famiglia non hanno avuto problemi: «Ci ha sempre supportato, ha capito quale era la nostra vera natura».
In Toscana, in collaborazione tra le aziende ospedaliere universitarie di Careggi e Pisa (professor Girolamo Morelli), è nato un centro regionale dedicato a casi come questi. È tra i migliori in Europa, unico nel suo genere ed esegue sei interventi al mese. Le persone che chiedono di cambiare sesso sono seguite da un team multidisciplinare.