Sicurezza sul lavoro, le norme per fermare le attività irregolari
Oggi il decreto fiscale: più tempo per le cartelle, rifinanziata la Cassa Covid
Sospensione dell’attività economica e lavorativa delle aziende in caso di incidenti gravi o inadempienze gravi rispetto alle norme di sicurezza. Aumento degli ispettori. Banca dati informatica unica che metterà in sinergia Ispettorato nazionale, Inail, Regioni e Asl. Sono tre delle misure per combattere la «ferita sociale» — come l’ha definita il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella — delle morti e degli infortuni sul lavoro. Le misure, che il governo si appresta a varare oggi, sono state preannunciate ieri dai tre leader nazionali di Cgil, Cisl e Uil dopo l’incontro a Palazzi Chigi con il premier Mario Draghi e il ministro del Lavoro Andrea Orlando. «L’attività sarà sospesa fino a quando le aziende non si saranno messe a norma — ha detto il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri — ma i lavoratori durante la sospensione continueranno a ricevere la retribuzione». Il decreto prevede l’accelerazione delle assunzioni (ne sono previste 2.300) e la possibilità di aumentarle anche nelle strutture territoriali che hanno compiti di verifica. Altra novità, annunciata dal leader della Cgil Maurizio Landini è l’abbassamento della soglia dal 20 al 10% di lavoratori in nero oltre la quale scatta la sospensione. Durante l’incontro con i sindacati — definito «importante perché arriva alla vigilia della grande manifestazione di sabato» ha detto il leader della Cisl Luigi Sbarra — è stato anche affrontato anche il tema del blocco dei licenziamenti che scade il 31 ottobre per una serie di settori. Su questo fronte la risposta è stata la conferma al rifinanziamento di altre tredici settimane di cassa integrazione Covid fino alla fine dell’anno per le aziende che le hanno consumate integralmente.
Il provvedimento sulla sicurezza dei lavoratori e la Cig approdano sul tavolo del Consiglio dei ministri di stamattina che ha al centro anche le misure sul fisco. Per quanto riguarda il decreto fiscale, l’attenzione è concentrata sulle cartelle esattoriali, dopo che dal primo settembre l’Agenzia delle Entrate ha ripreso l’attività di notifica. Sembra esclusa la possibilità di un rinvio mentre sarebbe plausibile l’ipotesi di concedere più tempo. La dilazione potrebbe essere di ulteriori 60 giorni e sarà accompagnata dalla possibilità di rientrare e beneficiare della rimodulazione dei termini per chi è decaduto dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio. Nel decreto ci sarà anche l’attesa norma per equiparare di nuovo la quarantena alla malattia. Dovrebbe anche essere rifinanziato il congedo al 50% per i lavoratori con figli minori di 14 anni in quarantena o Dad. Così come saranno rifinanziati il Reddito di cittadinanza fino a fine anno e il Fondo volo per la Cig Alitalia nel 2022.
Nell’agenda di Draghi, che ieri sera ha riunito la cabina di regia con il ministro dell’Economia Daniele Franco e il Ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta, c’è anche il Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles con l’ossatura della manovra, da notificare entro la mezzanotte di oggi alla Commissione europea, anche se il termine non è perentorio.