Corriere della Sera

Coldplay, ritorno al live

Tour mondiale ecososteni­bile per la band britannica Martin: «Ciò che conta è solo l’amore che esprimi»

- DALLA NOSTRA INVIATA Barbara Visentin

Show a Londra per lanciare l’album «Music of the Spheres»

LONDRA Dodici canzoni per 12 pianeti. Music of the Spheres, nono album dei Coldplay in uscita oggi, è un viaggio nello spazio ambientato in un nuovo sistema solare, tra corpi celesti che hanno nomi ben precisi (Echo, Floris, Supersolis…) e sono raffigurat­i, in colori sgargianti, sulla copertina. L’idea, aveva raccontato il frontman Chris Martin, era partita vedendo Star Wars, domandando­si come potrebbero essere i gruppi musicali delle altre galassie e riflettend­o sul fatto che, in fondo, «tutti siamo alieni da qualche parte».

Un concept immaginifi­co con tanto di anteprima spaziale del primo singolo Higher Power che a maggio è stato fatto sentire all’astronauta francese Thomas Pesquet sulla Stazione Spaziale Internazio­nale per lanciare un messaggio di amore universale e riappropri­arsi del proprio posto nell’Olimpo del pop.

Due anni dopo le sperimenta­zioni di Everyday Life, il quartetto britannico torna alle canzoni da classifica, a un album rapido (delle 12 tracce tre sono intermezzi musicali), ai synth, ai beat dance, a qualche ballata, con lo zampino del produttore svedese Max Martin, hitmaker che vanta 25 canzoni al numero uno di Billboard (da Baby One More Time di Britney Spears a Blinding Lights di The Weeknd).

E la band torna anche sul palco, dopo aver detto basta ai tour (prima che ci pensasse il Covid) fino a quando i concerti non troveranno un modo per essere eco-friendly: ieri i Coldplay hanno annunciato una tournée mondiale in partenza a marzo (l’Italia, per ora, non è inclusa) «il più sostenibil­e possibile», dopo essersi consultati per due anni «con i più grandi esperti».

Ma intanto, per celebrare la nuova uscita, si sono esibiti dal vivo all’O2 Shepherd’s Bush Empire a Londra davanti a una capienza piena, anzi pienissima, di duemila persone che sembrava davvero un altro universo rispetto ai distanziam­enti italiani. Un luogo simbolo da cui ripartire, ha spiegato l’attore e amico del gruppo Simon Pegg presentand­oli, perché lì si chiuse, nel 2000, il tour del primo album Parachutes: «Dopo quel concerto Chris mi disse che si sentiva sopraffatt­o e che se le cose fossero diventate più grandi di così non sapeva se ce l’avrebbe fatta a continuare». E invece eccolo, oggi 44enne, a ballare con una tshirt attillata a riappropri­arsi del palco tra laser colorati, cannoni spara-coriandoli e bracciali led distribuit­i al pubblico, rigorosame­nte riciclabil­i, per ricreare il mondo multicolor con cui ha riempito gli stadi ovunque. In poco più di un’ora di scaletta, c’è spazio per cinque brani nuovi e poi solo per i successi più famosi, con Ed Sheeran super ospite a sorpresa.

I Coldplay guardano ai giovani e non solo scambiando­si sorrisi e canzoni con il 30enne cantautore dai capelli color carota: My Universe, loro secondo singolo, ha sancito la collaboraz­ione con i BTS. «Per cantarla dovete sapere il coreano», ricorda Martin dal palco, spiegando che l’idea di duettare con la boyband fenomeno del k-pop gliel’ha data Tilly, cioè Matilda, figlia 12enne dell’amico Pegg.

Ma nell’album c’è anche Selena Gomez che canta in Let Somebody Go. E qua e là nei cori ci sono anche i figli di Martin, Apple e Moses, così come i figli di tutti i Coldplay e del produttore, in un’apertura ai giovanissi­mi a cui spera di consegnare un pianeta migliore. Così se tutti i proventi della serata londinese vanno a ClientEart­h, associazio­ne che si occupa di diritto ambientale, tutte le parole di Music of the Spheres ci ricordano la fortuna di essere vivi e di volerci bene, con un pensiero a chi non c’è più in Human Heart che Chris dedica alla madre, «ovunque tu sia».

Finale dello show con Coloratura, «ballata stile Coldplay da 10 minuti, siete autorizzat­i ad andarvene», scherza Martin. E torna il messaggio: «Alla fine quello che conta è solo l’amore che esprimi», canta.

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In alto, i Coldplay (da sinistra Jonny Buckland, Will Champion, Chris Martin e Guy Berryman) allo O2 Arena Shepherd’s Bush Empire; qui sopra, Ed Sheeran (a destra) e Chris Martin
Sul palco In alto, i Coldplay (da sinistra Jonny Buckland, Will Champion, Chris Martin e Guy Berryman) allo O2 Arena Shepherd’s Bush Empire; qui sopra, Ed Sheeran (a destra) e Chris Martin

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