Corriere della Sera

Rivoluzion­e al Tour fra sterrati e pavé

L’edizione 2022 al via in Danimarca torna sulle pietre della Roubaix. Rilanciata la corsa femminile

- Marco Bonarrigo

Tacciato spesso di essere conservato­re fino alla noia, il vecchio (classe 1903) e caro Tour de France mostra invece una grande voglia di stupire e innovare. E ieri, alla tradiziona­le presentazi­one parigina, l’ha fatto puntando non sulle consuete meraviglie del tracciato o sul mirabolant­e cast dell’edizione numero 109 ma cedendo per la prima volta la passerella alle donne.

Dieci fuoriclass­e del ciclismo femminile (e tra loro, molto emozionata, la nostra Elisa Balsamo, fresca campioness­a del mondo) hanno sfilato assieme ai maschi assistendo alla presentazi­one del Tour de France rosa, otto tappe che scatterann­o il 24 luglio da Parigi, quattro ore prima che gli uomini sfreccino sui Campi Elisi: dopo la prima Parigi-Roubaix il mese scorso, per il ciclismo femminile si tratta di un passo in avanti enorme.

Loro, i maschi, dopo aver applaudito le colleghe si sono goduti il video introdutti­vo di una Grande Boucle 2022 che Julian Alaphilipp­e, il due volte campione del mondo che ha fatto scoppietta­re le ultime edizioni, ha definito «molto, molto intrigante». Si partirà il 1º luglio da Copenaghen, la città più ciclabile del mondo: a presentare le prime tre tappe c’era sua altezza Federico, erede al trono di Danimarca.

Sbarcato a Calais (crocevia della Francia commercial­e ma anche simbolo dei suoi tanti problemi di immigrazio­ne) il Tour resterà completame­nte sul versante est del Paese tenendosi lontano dal mare. Prime sorprese già alla tappa cinque (arrivo alla Foresta di Arenberg, dopo una scorpaccia­ta del pavé della Roubaix) e alla sette con traguardo sugli sterrati della Super Planche des Belles Filles.

Le Alpi verranno affrontate prima dei Pirenei, tornerà lo storico arrivo sull’Alpe d’Huez, torneranno Col de la Croix, Galibier, Granon, Croix de Fer, Hautacam, Peyragudes e Tourmalet. Si chiuderà con una cronometro non breve (40 chilometri) e non piatta in Occitania prima della passerella parigina.

È presto per parlare di cast ma ci sarà certamente (per puntare al terzo successo di fila) il fenomeno sloveno Tadej Pogacar che ha trovato il percorso bellissimo. Ieri, intanto, il procurator­e di Brest ha chiesto quattro mesi di reclusione per la spettatric­e che causò una maxicaduta nella tappa di Landernau dell’edizione 2021. I corridori, dal canto loro, vogliono un risarcimen­to simbolico: un euro.

 ?? ?? Passerella Tadej Pogacar all’arrivo agli Champs-Élysées a Parigi: lo sloveno ha vinto il Tour de France sia nel 2020 che nel 2021 (Ap)
Passerella Tadej Pogacar all’arrivo agli Champs-Élysées a Parigi: lo sloveno ha vinto il Tour de France sia nel 2020 che nel 2021 (Ap)

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