Corriere della Sera

«Borges e mia nonna» Gli autori che stregano il bulgaro Gospodinov

Con «Cronorifug­io» (Voland)

- Da una delle nostre inviate Alessia Rastelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TORINO «Borges, Brodskij, Andersen e... mia nonna». È il pantheon degli autori di Georgi Gospodinov, lo scrittore bulgaro che ieri a Torino, al Circolo dei lettori, è stato proclamato vincitore della 8ª edizione del Premio Strega europeo con Cronorifug­io (Voland; 10 su 22 voti della giuria). Non a caso, conversand­o a margine con il «Corriere», l’autore cita proprio i racconti della nonna (baba in bulgaro). La sua idea è che «contro la crisi di senso che stiamo attraversa­ndo, non solo in Europa ma in generale come esseri umani», una delle possibili soluzioni sia «tornare a scaldare i cuori con le storie, le storie di tutti, non solo dei grandi scrittori». Narrare, spiega, «crea empatia e memoria.

Difficilme­nte se qualcuno ha pianto per La piccola fiammifera­ia sarà in grado di commettere un crimine. Una società che non racconta più storie è come se soffrisse di un grave Alzheimer sociale».

Cronorifug­io è ambientato proprio in un’Europa contempora­nea che sta perdendo la memoria, in cui gli Stati iniziano a desiderare il passato, fino a indire un referendum con cui ciascun Paese può tororienta­le nare al Novecento e scegliere in quale decennio collocarsi. «Mentre scrivevo — ricostruis­ce l’autore — credevo che Cronorifug­io fosse un romanzo distopico, invece via via è diventato realistico: c’è stata un’accelerazi­one da parte dei leader populisti nel riproporci le ideologie del passato».

Gospodinov, a proposito dell’Est Europa, non ama le classifica­zioni, però ammette: «Noi narratori dell’Europa abbiamo sulle spalle uno zaino di storie che non sono state ancora raccontate». Lui, testimonia, che ha viaggiato nel continente solo dopo il 1989, lo ha vissuto sempre pensando al desiderio dei nonni e dei genitori che non avevano potuto farlo: «Dobbiamo recuperare quel sogno, reinventar­e il mito europeo. Per me ha un valore soprattutt­o morale, si collega alla libertà». In che modo? «Oltre a raccontare, ricordare che i nostri figli ci guardano. Ciò che ci unisce sono loro, naturali o ideali che siano, il loro futuro. E questo pensiero può guidarci su tutto: migrazioni, ambiente, rigurgiti d’odio». È sconvolto dal primo tratto di muro costruito tra Bulgaria e Turchia: «Il virus del nazionalis­mo è contagioso. Ecco perché, lo ribadisco, servono le storie: a lottare contro le ri

sposte facili, la crisi di senso ridotto, condensato, strumental­izzato. Specie nell’era dei nuovi media, così veloci, spesso luogo di aggressivi­tà, le narrazioni, i romanzi, danno spazio alla riflession­e».

Gospodinov era finalista con Ana Blandiana (Applausi nel cassetto, Elliot), Aixa de la Cruz (Transito, Perrone), Hervé Le Tellier (L’anomalia, La nave di Teseo), Anne Weber (Annette, un poema eroico, Mondadori): tutti presenti in questi giorni al Salone; tutti presenti ieri al Circolo tranne Le Tellier per motivi di salute (sul palco è salito il presidente della sua casa editrice Mario Andreose).

Gioioso il clima per il ritorno in presenza. «La cultura dà la spinta per fare l’impossibil­e» ha detto Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci che, insieme con l’azienda Strega Alberti Benevento e il Sistema delle Bibliotech­e e dei centri culturali di Roma promuove lo Strega europeo. Anche nella pandemia, ha aggiunto il direttore della Fondazione Stefano Petrocchi, «i libri sono stati un modo per accorciare le distanze».

Al Circolo sono stati premiati anche Giuseppe Dell’Agata, traduttore di Gospodinov; Judith Schalansky, vincitrice del 2020 con Inventario di alcune cose perdute (nottetempo) e la traduttric­e Flavia Pantanella, visto che l’edizione scorsa si era svolta a porte chiuse. La targa a Dell’Agata e Pantanella è stata consegnata da Eugenio Tangerini di Bper Banca, che offre il premio alla traduzione, «strumento fondamenta­le di dialogo e di conoscenza».

 ?? ?? Sopra: l’autore bulgaro Georgi Gospodinov (Jambol, 1968), al centro, durante la consegna del Premio Strega europeo al Circolo dei lettori di Torino. Alla sua sinistra, il traduttore Giuseppe Dell’Agata
Sopra: l’autore bulgaro Georgi Gospodinov (Jambol, 1968), al centro, durante la consegna del Premio Strega europeo al Circolo dei lettori di Torino. Alla sua sinistra, il traduttore Giuseppe Dell’Agata

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy