Corriere della Sera

Galimberti batte ancora la Lega «E adesso puntiamo alla Regione»

Confermato il sindaco di centrosini­stra dopo un primo turno sofferto Sconfitto il parlamenta­re Bianchi che a giugno sostituì Maroni

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VARESE Da culla della Lega a bastione del centrosini­stra, in particolar­e del Partito democratic­o che incorona per la seconda volta sulla prima poltrona di Varese il suo sindaco. Davide Galimberti, l’avvocato prestato alla politica, l’ha spuntata dopo un primo turno elettorale sofferto ma che gli ha permesso di non perdere voti e vincere poi in maniera netta col 53,2% contro il 46,8% del candidato messo in campo dalla Lega, il parlamenta­re Matteo Bianchi.

Così la Città giardino, unico capoluogo lombardo ancora al voto dopo la partita chiusa da Beppe Sala a Milano già al primo turno, verrà governata per altri cinque anni da una coalizione composta da Pd, Cinque Stelle, Psi, Verdi e liste civiche: un mix che nonostante un’affluenza ancora più bassa rispetto al primo turno (il 4 ottobre fu del 50,93%, ieri si è fermata addirittur­a al 48,36%) ha convinto i varesini a votare per la continuità di un’amministra­zione che ha presentato le opere in corso per la città come una necessità da portare a termine in vista di scadenze vicine e lontane: i fondi del Pnrr, ma anche le olimpiadi invernali del 2026 che potrebbero rappresent­are un importante volano anche per le Prealpi lombarde di cui Varese è una delle capitali.

Il centrodest­ra ha sentito la fatica di un cambio di passo dovuto al ritiro di Roberto Maroni ai primi di giugno, quello stesso Maroni arrivato al governo come ministro per due volte, poi alla guida della Lombardia, e che proprio in consiglio comunale a Varese fece muovere alla creatura di Umberto Bossi i suoi primi passi nei meccanismi della politica. Così la palla è passata nelle mani dell’onorevole Matteo Bianchi, in passato sindaco del paese di Morazzone, alle porte del capoluogo, (ma non residente a Varese) che ha condotto una campagna elettorale rivolta soprattutt­o ai temi cari alla Lega come sicurezza e vicinanza alla base. Uno sforzo testimonia­to anche dalla presenza a più riprese dello stesso Matteo Salvini in città, arrivato ben quattro volte per sostenere il suo candidato (appoggiato da Fratelli d’Italia, Forza Italia e liste civiche) e che non ha esitato a sbilanciar­si descrivend­o l’esito della sfida per Varese come «l’ultima ciliegina», dopo le vittorie a Gallarate (Andrea Cassani, Lega) e Busto Arsizio (Emanuele Antonelli, FdI).

Così non è stato. E proprio rivolte alla Lega sono state le prime battute del neo riconferma­to sindaco Galimberti non appena entrato nella «sala dei Matrimoni» di Palazzo estense a pochi metri dal suo ufficio, acclamato come un gladiatore dopo aver seguito le operazioni di spoglio alla sede del Pd: «Mi sembra che questo dato confermi la fase assolutame­nte negativa della Lega che qui è nata, è cresciuta e che cinque anni fa ha cominciato a segnare uno stop importante. I lettori ci hanno premiato, hanno scelto di dare fiducia a un aspetto fondamenta­le rappresent­ato dal lavoro fatto con concretezz­a dopo anni di immobilism­o».

Parole che suonano come una bordata che anticipa l’apertura di un nuovo fronte: la campagna elettorale per le regionali lombarde del 2023: «È tempo di un cambio di passo anche per la Regione, si potrà costruire anche lì un progetto alternativ­o che guardi all’efficienza e non alle tante chiacchier­e», ha aggiunto Galimberti prima del bagno di folla, l’incontro con i familiari («ringrazio la mia famiglia che mi ha molto sostenuto in questi mesi») e i tanti supporter, tra cui la decana dei suoi sostenitor­i, («lei ha solo 19 anni», ha detto rivolto a una 91enne arrivata a palazzo per compliment­arsi).

Ma ci sono state anche parole di forte distension­e rivolte anche all’avversario, Matteo Bianchi: «Da oggi io continuerò a fare il sindaco e lui il parlamenta­re: possiamo di sicuro lavorare insieme per il bene della città». E alla fine la stretta di mano fra i due è arrivata, negli uffici del neo eletto sindaco, ed è lo stesso Bianchi a compliment­arsi con Galimberti assicurand­o di voler continuare a lavorare in prima persona per Varese: «Manterrò la mia presenza in consiglio comunale, fra i banchi dell’opposizion­e».

Andrea Camurani

 ?? (foto DardPhoto) ?? In festa Davide Galimberti, 45 anni, avvocato e docente universita­rio, festeggia la riconferma davanti al suo ufficio di sindaco
(foto DardPhoto) In festa Davide Galimberti, 45 anni, avvocato e docente universita­rio, festeggia la riconferma davanti al suo ufficio di sindaco

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