Il mistero del presidente dichiarato incapace Crisi istituzionale a Praga
Adieci giorni dalle elezioni legislative, la Repubblica Ceca è in pieno stallo istituzionale. Il presidente Milos Zeman, 77 anni, è ricoverato in ospedale dal giorno dello scrutinio; sulle sue condizioni trapelano poche notizie e inquietanti. Controvoglia, nel timore di violare il dovuto riserbo, la direzione sanitaria dell’Ospedale militare centrale di Praga ha risposto a una lettera del presidente del Senato, Milos Vystrcil, ammettendo che il capo di Stato non è attualmente in grado di svolgere il proprio ruolo ed è «improbabile» che torni a esserlo nelle prossime settimane.
Tra le sue mansioni c’è ovviamente quella di conferire a uno degli aspiranti primi ministri l’incarico di formare il governo. Compito non facile per il premier uscente, l’imprenditore miliardario e populista Andrej Babis, cui Spolu (Insieme), una coalizione di centrodestra, liberale ed europeista, ha soffiato la maggioranza per meno di un punto percentuale: 27,8 a 27,1. Terzi classificati con il 15,6%, i Pirati e i Sindaci Indipendenti hanno già assicurato che non daranno a Babis il loro appoggio. E i suoi vecchi alleati non hanno superato lo sbarramento del 5%. Resta in lizza, come eventuale partner, soltanto la destra estrema. A meno che il leader sovranista riesca a spezzare il patto tra i due schieramenti all’opposizione che, assieme, detengono 108 seggi parlamentari su 200.
A urne ancora calde, Babis aveva riconosciuto la sua sconfitta di misura, ma sottolineato
anche che, scomponendo il risultato elettorale e analizzando le percentuali dei singoli partiti, la sua Ano, Unione dei cittadini insoddisfatti, si confermava la più votata. E che quindi il presidente della Repubblica avrebbe affidato a lui, che ne è la guida, l’incarico di formare il nuovo consiglio dei ministri. Ma poche ore dopo Zeman, che è sempre stato uno stretto alleato di Babis e del suo governo, era già in terapia intensiva: la sua salute, minata dal diabete, da problemi al fegato e da una grave neuropatia alle gambe, era peggiorata. La moglie Ivana ha confermato, laconica, che «ci vorrà del tempo» per le cure.
Come ultimo atto, giovedì scorso Zeman ha convocato la prima seduta del nuovo parlamento per l’8 novembre. Oggi però il Senato discuterà se e quando attivare l’articolo 66 della Costituzione che autorizza a sollevare il presidente della Repubblica dai suoi doveri, se incapacitato, e a ripartirli tra il premier uscente e il presidente della Camera, scelto dalla nuova maggioranza sancita dalle elezioni.
Venerdì scorso Babis si è dichiarato infine pronto a passare sui banchi dell’opposizione.