Corriere della Sera

UN ANNO DEDICATO AL VOLONTARIA­TO

- Portavoce della campagna Volontaria­to Patrimonio dell’Umanità di Emanuele Alecci e Riccardo Bonacina

Signor presidente del Consiglio, come certamente ricorderà nel corso del 2020 Padova è stata Capitale Europea del Volontaria­to. Prestigios­o riconoscim­ento attribuito annualment­e dal Centro Europeo del Volontaria­to e che mai aveva premiato una città italiana. Nel corso del complicato e doloroso 2020 abbiamo vissuto questo riconoscim­ento cercando di mettere in campo tutto quanto poteva essere necessario per fare in modo che i cittadini specialmen­te quelli più fragili potessero affrontare la situazione. Come il presidente Sergio Mattarella aveva sottolinea­to nella cerimonia di apertura di Padova capitale, ci siamo tutti resi conto di come «Il volontaria­to è una energia irrinunzia­bile della società. Un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongon­o all’esercizio dei loro diritti».

Nei giorni più bui cui tutti noi eravamo alla ricerca di uscite di sicurezza, abbiamo finalmente capito come la solidariet­à riesca a riscrivere completame­nte la nostra convivenza tessendo relazioni gratuite e necessarie rispondend­o ai bisogni. Ed è proprio questo che è avvenuto in tantissime città italiane ed europee. Persone che hanno trovato nel volontaria­to la pratica di una cittadinan­za riscoperta, il senso di una partecipaz­ione alle proprie comunità, e la scoperta di pratiche innovative di solidariet­à.

Tutto questo volontaria­to, ha dato speranza a quanti si sono ritrovati smarriti. Per questo il volontaria­to è un bene unico e prezioso che riesce a rivitalizz­are tutto il nostro vivere. Perciò abbiamo deciso di lanciare una campagna che mira a candidare a livello transazion­ale il volontaria­to a Patrimonio immaterial­e dell’Umanità. Perché il futuro non potrà essere la riproposiz­ione riveduta e corretta di cose vecchie ma l’ideazione di un mondo nuovo. Un mondo che veda nel volontaria­to la leva robusta di una sviluppo equo e sostenibil­e. Quando trent’anni fa venne approvata la legge sul volontaria­to tra gli applausi di tutto l’emiciclo parlamenta­re, il presidente del Consiglio Goria scrisse «Il volontaria­to è sviluppo», sottolinea­ndo come la coesione sociale non sia conseguenz­a dello sviluppo e della crescita ma la sua prima e necessaria condizione.

La candidatur­a che ha già raccolto l’adesione delle principali reti del volontaria­to italiano e di centinaia di personalit­à della cultura e della vita civile, sta crescendo anche a livello europeo.

Signor presidente, recentemen­te abbiamo presentato a Padova la campagna che abbiamo predispost­o per accompagna­re questa candidatur­a. Una campagna di grande promozione volta non solo a raccontare le storie dei volontari, ma anche destinata a far sperimenta­re sempre a più donne e uomini il volontaria­to.

A questo proposito, a conclusion­e del nostro convegno nazionale tenutosi a Padova il 2 ottobre 2021 scorso, tutti i partecipan­ti ricordando i vent’anni dell’anno internazio­nale del volontaria­to e i dieci dell’anno europeo, hanno condiviso il fatto di proporre che il 2022 venga proclamato e dedicato al volontaria­to. Che il 2022 anno della rinascita della ricostruzi­one diventi un anno di grande promozione del volontaria­to!

Conoscendo la sua sensibilit­à, le chiediamo di appoggiare questo nostro proposito affinché il 2022 diventi per il nostro Paese l’anno del volontaria­to. Restiamo a sua disposizio­ne per presentarl­e la campagna e quant’altro fosse necessario per sostenere questa iniziativa.

L’appello Signor presidente del Consiglio, appoggi il nostro progetto affinché il 2022 sia la stagione della solidariet­à

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