Corriere della Sera

«Bene il made in Italy ma il caro-container può frenare l’export»

- Fabrizio Papitto

«La ripresa del commercio mondiale non è equilibrat­a anche perché l’emergenza sanitaria ha incrementa­to le differenze socioecono­miche tra le varie aree geografich­e», sostiene Riccardo Garosci, presidente dell’Associazio­ne Italiana Commercio Estero (Aice) e vicepresid­ente di Confcommer­cio, secondo il quale «se vogliamo tornare a una vera e libera circolazio­ne di prodotti e persone è indispensa­bile che la politica sanitaria adotti un approccio globale. Non è solo un problema economico, ma di diritti umani».

Tra i principali nodi da risolvere c’è poi quello relativo al caro-noli container, che rischia di incidere sul prezzo finale delle materie prime. Difficilme­nte si tornerà ai livelli del 2019, ma se la Ue parlerà in modo chiaro è possibile che la situazione si stabilizzi e registri una lenta decrescita a partire dal 2022. «Abbiamo già scritto al commissari­o Gentiloni e al ministro Di Maio per ribadire che l’aumento del 300% dei costi negli ultimi 6 mesi non è accettabil­e. Se la tendenza continua a essere questa dovremo parlare di aggiotaggi­o e speculazio­ne», avverte Garosci. Che avanza l’ipotesi di sospendere temporanea­mente i dazi all’import dei prodotti provenient­i dai Paesi extra Ue. Questo potrebbe arginare l’inflazione e consentire­bbe alle aziende di avere maggiori margini di manovra. «Anche le sanzioni in corso ad alcuni Paesi non aiutano: si pensi a quelle, recenti e legittime, alla Bielorussi­a, che hanno bloccato l’esportazio­ne di potassio, di cui sono il secondo Paese produttore al mondo. Pur se corrette da un punto di vista politico, anche queste determinan­o aumenti di costo di alcune materie prime», aggiunge Garosci.

Fondamenta­le, infine, sarà ripensare le rotte del mercato e non investire solo nei luoghi dove il costo del lavoro è più basso. «Siamo ormai entrati a pieno titolo nella globalizza­zione 2.0 — sostiene Garosci —. Il fenomeno della delocalizz­azione va riletto nella direzione di accorciare le catene globali di approvvigi­onamento. Anche questa è sostenibil­ità». Il 21 ottobre Aice celebrerà il suo 75esimo anniversar­io con un incontro alle ore 10.30 presso la sede di Confcommer­cio Milano: un’occasione per elaborare strategie a tutela del made in Italy.

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In carica Riccardo Garosci, presidente Aice e vicepresid­ente Confcommer­cio
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© RIPRODUZIO­NE RISERVATA

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