«Bene il made in Italy ma il caro-container può frenare l’export»
«La ripresa del commercio mondiale non è equilibrata anche perché l’emergenza sanitaria ha incrementato le differenze socioeconomiche tra le varie aree geografiche», sostiene Riccardo Garosci, presidente dell’Associazione Italiana Commercio Estero (Aice) e vicepresidente di Confcommercio, secondo il quale «se vogliamo tornare a una vera e libera circolazione di prodotti e persone è indispensabile che la politica sanitaria adotti un approccio globale. Non è solo un problema economico, ma di diritti umani».
Tra i principali nodi da risolvere c’è poi quello relativo al caro-noli container, che rischia di incidere sul prezzo finale delle materie prime. Difficilmente si tornerà ai livelli del 2019, ma se la Ue parlerà in modo chiaro è possibile che la situazione si stabilizzi e registri una lenta decrescita a partire dal 2022. «Abbiamo già scritto al commissario Gentiloni e al ministro Di Maio per ribadire che l’aumento del 300% dei costi negli ultimi 6 mesi non è accettabile. Se la tendenza continua a essere questa dovremo parlare di aggiotaggio e speculazione», avverte Garosci. Che avanza l’ipotesi di sospendere temporaneamente i dazi all’import dei prodotti provenienti dai Paesi extra Ue. Questo potrebbe arginare l’inflazione e consentirebbe alle aziende di avere maggiori margini di manovra. «Anche le sanzioni in corso ad alcuni Paesi non aiutano: si pensi a quelle, recenti e legittime, alla Bielorussia, che hanno bloccato l’esportazione di potassio, di cui sono il secondo Paese produttore al mondo. Pur se corrette da un punto di vista politico, anche queste determinano aumenti di costo di alcune materie prime», aggiunge Garosci.
Fondamentale, infine, sarà ripensare le rotte del mercato e non investire solo nei luoghi dove il costo del lavoro è più basso. «Siamo ormai entrati a pieno titolo nella globalizzazione 2.0 — sostiene Garosci —. Il fenomeno della delocalizzazione va riletto nella direzione di accorciare le catene globali di approvvigionamento. Anche questa è sostenibilità». Il 21 ottobre Aice celebrerà il suo 75esimo anniversario con un incontro alle ore 10.30 presso la sede di Confcommercio Milano: un’occasione per elaborare strategie a tutela del made in Italy.