Colpo del Venezia, Fiorentina k.o.
Segna Aramu, i viola attaccano ma non passano. Espulso Sottill
Una partita a scacchi, VENEZIA che non finisce neppure al novantesimo. La spunta Paolo Zanetti, il vero tesoro di Venezia, magistrale nel disegnare un piano perfetto. Bloccate tutte le fonti di gioco della Fiorentina, tanta intensità a metà campo e, nel momento in cui può, la stilettata vincente. Perde Vincenzo Italiano, che fallisce l’aggancio al 4° posto nella serata in cui gioca meglio in dieci piuttosto che in undici. Imperdonabile l’espulsione di Sottil, ma paradossalmente le cose migliori dei viola si vedono in inferiorità numerica.
Decide Aramu, bravo a trovare l’inserimento giusto su assist di Henry. Il Venezia registra i debutti di Haps e Romero, nella Fiorentina Amrabat viene preferito a Torreira e il resto è confermato. Vlahovic rimane ai margini del match a lungo, senza riuscire a scardinare la resistenza di Svoboda (preferito a Caldara) e Ceccaroni. Altra chance viola al 22’, quando un tiro di Bonaventura s’impenna dopo una deviazione e trova l’opposizione di Romero. Il vantaggio arancioneroverde arriva al 36’: splendido lancio di Busio per Henry, che scatta sul filo del fuorigioco e serve Aramu. Il gol è un gioco da ragazzi, la Var vigila, ma è tutto regolare. Italiano cambia a inizio ripresa: dentro Benassi per Odriozola, poi a ruota dopo 12 minuti si sganciano pure Torreira e Gonzalez. Il Venezia perde Johnsen e Vacca, due uomini chiave, per infortunio e la Fiorentina rimane in dieci per l’espulsione di Sottil. Ma il Venezia, pure in superiorità numerica, soffre più che in undici contro undici. La Fiorentina gioca meglio e cresce, Gonzalez al 39’ di testa impegna Romero. Finale in apnea per il Venezia, con la difesa a cinque e la volontà di chiudere ogni spazio. In pieno recupero la miglior chance viola è per Vlahovic, in scia Biraghi con l’opposizione di Romero, poi Okereke spreca il 2-0. Ma quel che conta è il risultato e il successo è un grande passo avanti sulla strada che porta alla salvezza.