«Per non annegare ci siamo aggrappati al frigo che galleggiava»
«Ci sembrava, come ogni anno, il solito fiumiciattolo che allagava di pochi centimetri il locale. Eravamo già pronti con le scope a ripulirlo. Ma in pochi minuti ci siamo accorti che questa volta era diverso. Non saremmo usciti vivi se non fossimo saliti sui frigo per evitare la furia dell’acqua». Davide Spampinato è responsabile del bar-ristorante Fish, di piazza Duomo, ed ha la forza per abbozzare anche un sorriso. «Eravamo come pesci nell’acquario. Ad un certo punto anche il frigo ha iniziato a muoversi sollevato dall’acqua. Ci siamo allora aggrappati allo stesso frigo come naufraghi in mezzo al mare, pur di non finire annegati». Davide racconta che «l’acqua ha raggiunto i due metri e mezzo. È entrata da due lati e non ci ha lasciato via d’uscita. Abbiamo pregato, non dimenticherò mai. Ora è tutto distrutto». Come ricominciare? «Non lo so. C’è da acquistare frigoriferi, banchi, tavoli, sedie. Abbiamo perso tutto. Dopo il Covid questa mazzata non ci voleva»
Per riaprire Ora dobbiamo riacquistare tutto Dopo il Covid un’altra mazzata